SPORTELLO TASI E TARI ALL’ANAGRAFE DI MILANO (MASSIMO ALBERICO, MILANO – 2014-09-23) p.s. la foto e’ utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e’ stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate
Il Molise è all’ultimo posto della graduatoria nazionale, per quanto riguarda la possibilità di avviare, o concludere in rete, l’intero iter relativo al servizio telematico richiesto sui siti web dei Comuni.
Due Pubbliche amministrazioni locali (Pal) su tre non erogano alcun servizio completo tramite il web. La denuncia è sollevata dall’Ufficio studi della CGIA che ha esaminato i dati Istat riferiti all’utilizzo delle tecnologie dell’informazione da parte dei nostri Enti locali.
Come dicevamo, i risultati di questa analisi sono sconfortanti: tra tutte le Regioni, le Province, i Comuni e le Comunità montane presenti in Italia la percentuale di Enti che offre la possibilità di avviare e concludere per via telematica l’intero iter di almeno un servizio richiesto dall’utenza è pari al 33,8: praticamente solo 1 su 3 è in grado di espletarla.
La tipologia di Pal maggiormente in “ritardo” è la Provincia: solo il 27,1 per cento è in grado di “dialogare” e concludere on line la procedura richiesta dai cittadini o dalle imprese; sale al 28 per cento per le Comunità montane, si attesta al 33,9 per cento nei Comuni (con punte del 63 per cento per quelli con più di 60.000 abitanti) per toccare il 59,1 per cento tra le Regioni e le Province autonome.
“Il processo di informatizzazione – dichiara il Segretario della CGIA Renato Mason – è un percorso ineludibile ma che in Italia fatica a compiersi anche perché la nostra Pubblica amministrazione non riesce a recuperare livelli di performance accettabili. In generale, comunque, il ritardo italiano è un problema culturale fortemente generazionale e geografico.
La popolazione italiana ha un’età media molto avanzata che non utilizza i servizi internet, condizionando negativamente l’offerta di prestazioni on line. Nel Sud, inoltre, abbiamo competenze informatiche/digitali molto carenti che influenzano negativamente la media nazionale. Tuttavia, se la nostra Pubblica amministrazione locale arranca nel processo di informatizzazione, molto dipende anche dai mancati investimenti, in costante calo negli ultimi anni per i noti vincoli finanziari imposti dallo Stato centrale”.
Per quanto riguarda il dato nazionale riferito ai Comuni, la media è pressoché la stessa di quella registrata dalla Pal: solo il 33,9 per cento delle Amministrazioni comunali è in grado di avviare/concludere via web il servizio richiesto dall’utente.
A livello territoriale i Comuni più virtuosi sono quelli ubicati nella Provincia autonoma di Bolzano, nel Veneto, in Emilia Romagna e in Toscana. Se in Alto Adige il 65,5 per cento dei Sindaci è in grado di espletare questo servizio, in Veneto il tasso scende al 56,5 per cento, in Emilia Romagna al 54,1 per cento e in Toscana al 44,8 per cento. In coda, invece, troviamo i Comuni della Liguria (17,4 per cento), della Sicilia (16,8 per cento) e del Molise (14,7 per cento).