Un avvocato su quattro, nel 2016, vive con meno di mille euro al mese mentre un decimo dichiara un reddito pari a zero.
Dati deprimenti quelli che emergono dalle ultime rilevazioni pubblicate da Cassa Forense sul reddito degli avvocati: nell’ultimo anno, un quarto degli avvocati italiani dichiara meno di 1.000 euro al mese, attestandosi su soglie di povertà mai raggiunte prima.
E se anche la realtà si discosta dai dati ufficiali (non sempre il reddito nella dichiarazione dei redditi è uguale a quello effettivo), il divario non è più netto come un tempo, posti i penetranti strumenti di controllo e di repressione dell’evasione in mano all’Agenzia delle Entrate. Secondo l’elaborazione della Cassa (ricavata sulla base dei redditi Irpef e volumi Iva del 2015 dichiarati nel modello 5), su un totale di circa 240mila avvocati iscritti ce ne sono:
– 60 mila che non supera 10.300 euro l’anno;
– 40 mila che arriva a 20 mila euro l’anno;
– 20 mila che ha un reddito pari a zero;
– 20 mila che non ha neanche inviato, alla Cassa, il modello dichiarativo per il pagamento dei contributi previdenziali.
I risultati sono di tutta evidenza e ci consegnano uno spaccato in cui la professione dell’avvocato non ha più alcuna attrattiva, né in termini di decoro e prestigio, né in termini di remunerazione economica: due avvocati su tre (il 64,4%) guadagnano circa 1.600 euro al mese.
I più ricchi (circa il 20%) dichiarano 97.850 euro l’anno. Solo il 7% infine supera i 100.000 euro annui.
A incassare di meno sono gli avvocati calabresi (con circa 16.920 euro all’anno) seguiti da quelli che esercitano in Molise (19,581 euro all’anno) e Basilicata (20331 euro all’anno). Ai primi posti, invece, per reddito dichiarato ci sono gli avvocati della Lombardia (67.857 euro all’anno) e del Trentino (61.334 euro all’anno).
In media, gli avvocati del Nord hanno dichiarato un reddito pari a 55.559 euro, quelli del Centro 42.512 euro e quelli di Sud e Isole 22.822 euro.
Questi dati però non hanno disincentivato le iscrizioni: aumenta il numero di giovani che decidono di iscriversi all’albo e, quindi, anche alla Cassa. Dai 235mila dell’anno scorso sono passati a 239mila di quest’anno. Stranamente però è proprio la Calabria la regione con il maggior numero di avvocati rispetto alla popolazione: sono 6,8 ogni mille abitanti. Seguono Campania e Lazio.