Riceviamo e pubblichiamo, di Giose Trivisonno, Capogruppo Dem al Comune di Campobasso:
<<Ci sono delle regole: una di queste prevede che l’ordine del giorno sia stabilito tempo prima sentita la Conferenza dei Capigruppo. Insomma, prima del Consiglio viene deciso quali sono gli argomenti da discutere in base alle proposte pervenute: una questione di democrazia, trasparenza e giustizia.
Invece no. A colpi di maggioranza (e con il voto delle opposizioni) viene sorprendentemente, stravolto tutto perché probabilmente i “trend topic” attuali impongono di fare altro. Ad esempio, parlare della guerra in Ucraina. Cosa sacrosanta – visto che l’atto in questione è stato presentato da noi – rispetto alla quale si imponeva una seduta urgente e straordinaria convocata ad hoc. Ormai la politica, e anche tanti esponenti del mio partito, si fanno guidare dal trend del momento non avendo più idea di cosa debba fare in primis un consigliere comunale.
Oggi, dunque, si parlerà di guerra, perché per la maggioranza dei consiglieri è necessario farlo oggi, sovvertendo le regole che sovrintendono i lavori consiliari. Il fatto grave, però, è ancora un altro. C’era un altro argomento, già inserito nei lavori consiliari, che per un mero cavillo sarebbe stato accantonato.
È arrivata, sulla base della decisione assunta sulla nostra mozione, la richiesta di discutere comunque del documento contro l’installazione di una antenna 5G in zona San Giovanni dei Gelsi, installazione che va fermata con urgenza, prima che sia troppo tardi (forse già è tardi).
La maggioranza del consiglio comunale di Campobasso (not in my name) ha scelto di far una eccezione per la guerra in Ucraina mentre si è rifiutata di parlare dell”antenna”, argomento che, evidentemente, secondo la maggioranza, può aspettare.
La questione antenna è grave perché, dopo due anni, l’amministrazione se l’è fatta fare sotto al naso (nella migliore delle ipotesi) oppure è complice e connivente.
Comunque il piano localizzazione antenne non c’è e credo (ipotesi) che come al solito per Gravina e C. sarà colpa di quelli di prima o di qualcun altro>>.