Giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo, l’assessore Calenda: “Celebrare la giornata significa porre cuore e testa per attivare empatia e realizzare interventi efficaci”

Autism

Il 2 aprile è la giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo, istituita nel 2007 dall’Assemblea Generale dell’ONU, per richiamare l’attenzione di tutti sui diritti delle persone affette da autismo e per sensibilizzare l’opinione pubblica offrendo una giornata di riflessione.

L’assessore Filomena Calenda, particolarmente sensibile alla tematica, interviene sull’argomento “Nella mie  azioni istituzionali non dimenticherò tutte le persone che sono affette dai disturbi dello spettro autistico, soprattutto in questo momento di emergenza. Sarò vicina alle famiglie”. E nell’ agenda di impegni istituzionali che si susseguono in questi primi giorni dalla nomina, l’assessore ha voluto incontrare l’Associazione “Genitori Autismo Molise Onlus”, che nella persona del Presidente Vincenzo Germano, ha segnalato alcune delle criticità riguardanti soprattutto i servizi dedicati a bambini e ragazzi affetti disturbi dello spettro autistico nella Regione Molise.

“Per quanto di mia competenza – ha dichiarato l’assessore Calenda – cercherò di intervenire sulla tematica, perché non si può restare sordi a tali richieste. Celebrare la giornata mondiale di consapevolezza dell’autismo – continua la Calenda – significa porre cuore e testa su una condizione particolarmente limitante, che compromette più o meno gravemente la vita sociale e relazionale della persona, che determina isolamento, ripiegamento su sé, modalità comportamentali stereotipate e ripetitive. Cuore e testa – spiega ancora l’assessore –  cuore per attivare empatia e vicinanza nei confronti di questi bambini, adolescenti o adulti, limitati o privati della condivisione con gli altri di emozioni, interessi e obiettivi comuni, per comprendere il dramma dei loro familiari, il dolore, la fatica nella quotidianità e la disperazione del silenzio; testa per ricercare e realizzare opportuni interventi e trattamenti efficaci, per farlo tempestivamente e su basi scientificamente fondate; cuore e testa, insieme, per creare una rete di collaborazioni e sinergie tra istituzioni, associazionismo e famiglie, in modo da rendere la persona affetta da autismo integrata, quanto più possibile, nel contesto sociale”.