Campobasso, 7 marzo 2019 – «Passare dalla mera evocazione di un evento celebrativo – quantunque importante e significativo sul piano storico-sociale e per quello che è stato il lungo percorso verso l’affermazione dei diritti alla parità e all’uguaglianza – alla considerazione di quanto sia stato realizzato in Molise per la tutela dei diritti delle donne nei diversi settori di competenza regionale: penso sia questo il modo migliore, al netto di enfasi e retorica, per far sentire alle donne molisane la vicinanza delle istituzioni e salutarle nella ricorrenza della loro festa.
Sono fermamente convinto che la piena emancipazione di ogni persona, senza nessuna distinzione di genere, passi, in primis, attraverso una partecipazione attiva al mondo del lavoro e, poi, dando risposte puntuali alle aspettative delle donne in relazione al loro vissuto quotidiano: salute, cultura, sport, tempo libero, includendo anche l’offerta diffusa di servizi di qualità.
A tal proposito, reputo sia fondamentale dare impulso alle politiche attive del lavoro, non disgiunte da quelle dell’istruzione e della formazione, per contrastare il fenomeno della disoccupazione femminile e creare le condizioni affinché le donne possano avere maggiori e migliori occasioni d’inclusione nel mondo del lavoro.
È un obiettivo, questo, che ci siamo posti come Governo regionale appena dopo il nostro insediamento, intervenendo con provvedimenti ad hoc tesi a favorire una maggiore autonomia di quelle donne che, facendosi carico in maniera preponderante delle attività di cura dei propri cari, spesso non sono in condizioni di dedicarsi alla ricerca di una occupazione stabile o, in molti casi, rinunciano al lavoro.
Sulla base di queste considerazioni, la Regione Molise ha promosso iniziative concrete per favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, con particolare attenzione alle lavoratrici madri. La concessione di voucher di conciliazione, a valere su risorse del Fondo sociale europeo, affidati alla gestione degli Ambiti sociali territoriali e dei Comuni, ha consentito di sollevare, almeno in parte, le donne dal lavoro di cura: gli interventi realizzati sono stati indirizzati ai servizi per la prima infanzia e alle persone in condizioni di non autosufficienza.
Una costante attenzione viene dedicata alla prevenzione delle patologie oncologiche e cardiologiche. La diagnosi precoce rimane lo strumento fondamentale per aumentare l’efficacia delle cure e le possibilità di guarigione. Ecco perché abbiamo fatto sì che il Sistema sanitario regionale sia in grado di assicurare, gratuitamente, programmi di screening, quali la prevenzione dei tumori della mammella, del collo dell’utero, del colon retto.
Le politiche regionali hanno focalizzato, inoltre, l’interesse sulla questione della violenza contro le donne che, negli ultimi anni, ha subito un incremento in termini quantitativi anche in Molise. L’organizzazione dei servizi per la prevenzione e la presa in carico delle vittime è improntata ad una gestione pubblica dei Centri antiviolenza e della Casa rifugio, assicurata dagli Ambiti territoriali sociali che operano in collaborazione con associazioni che si dedicano a tale problematica. Tale scelta, che la nostra Regione ha operato per prima a livello nazionale, assicura un’assistenza basata su continuità, riferimenti certi e metodologie condivise.
Non è poco quello che abbiamo messo in campo, ma sono consapevole del fatto che ancora molto resti da fare e che, pertanto, nell’azione di governo vada ulteriormente implementato il sostegno ai bisogni e alle necessità del genere femminile, il cui contributo è un pilastro portante nella costruzione di una società migliore».
Così il presidente della Regione Molise, Donato Toma, in occasione della Giornata internazionale della donna, che si celebra l’8 marzo.