Forlì del Sannio – Ieri in serata il Consiglio comunale di Forlì del Sannio, riunitosi in assise monotematica richiesta dalla minoranza consiliare, ha espresso il suo unanime voto di contrarietà all’ampliamento della discarica di Tufo Colonoco gestita dalla Smaltimenti Sud.

Abbiamo raggiunto il sindaco Roberto Calabrese per comprendere le motivazioni di questa decisione. Innanzitutto –ci spiega il primo cittadino – siamo bombardati a nord dalla discarica di Bocca di Forlì dove, come è noto per anni il percolato è finito nel torrente che costeggia il nostro paese, il Vandrella, A sud la discarica di Tufo Colonoco che pesa come un macigno sul nostro territorio.

Quella che doveva essere una discarica a tempo determinato di un decennio, si sta trasformando, con un ampliamento di altri tre ettari, in una mega discarica che penalizzerà il nostro comune ancora per tanti anni, troppi.

Gli abitanti della frazione Vandra – continua il sindaco – in piena estate hanno dovuto sopportare, nella stagione appena passata, odori nauseabondi e dovranno ancora sopportare per altri 13 anni un mostro che gravita sulle loro teste.

Nonostante i controlli sempre positivi da parte degli organi preposti, non possiamo accettare passivamente un ampliamento consistente di una già grande discarica come questa gestita dalla Smaltimenti Sud.

Il voto unanime dell’assise civica di ieri sera è motivato – afferma Calabrese – da un sentimento di tutela e salvaguardia di un territorio oramai martoriato e penalizzato da questa mega discarica.

Raccogliendo i sentimenti di tutti i cittadini che rappresento, non posso esimermi dall’affrontare la questione con decisione. Richiederò, subito dopo la pubblicazione della delibera che avverrà in questi giorni, un  incontro con il Prefetto di Isernia, al fine di discutere di tutti gli aspetti legati all’ampliamento della discarica in un tavolo tecnico. Chiederemo inoltre all’Arpa di essere stringente nelle prescrizioni.

L’intento – conclude il sindaco di Forli del Sannio – è quello di coinvolgere nella protesta le istituzioni regionali e i comuni vicinori interessati dall’espansione della discarica. Ne chiederemo la chiusura oltre che evitarne l’ampliamento.