“I fondi europei per il Mezzogiorno d’Italia ci sono stati, ci sono, con il rischio però di non esserci più. Perché? Semplicemente per l’incapacità del Governo centrale e degli Enti locali di fare investimenti pubblici utilizzando i fondi comunitari. Bisogna darsi una svegliata forte perché altrimenti resteremo fermi al palo contrariamente a quanto accade negli Stati membri dell’Europa centrale”.
Risponde così l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle, Isabella Adinolfi, a seguito della lettera che la Commissione Europea ha scritto a Roma per denunciare il mancato rispetto delle regole, minacciando di fatto il taglio dei fondi strutturali per le Regioni del Sud Italia.
“Non possiamo permetterci il lusso di perdere risorse comunitarie per il rilancio del Mezzogiorno – continua l’europarlamentare – I Piani di Sviluppo per il Sud finora sono stati solamente sventolati a suon di slogan elettorali senza trovare alcuna attuazione. Eppure, c’è tanto da fare in termini infrastrutturali e non solo. Noi ci siamo battendo a Bruxelles perché ciò non accada, ma Roma deve darsi una mossa”.
“E’ necessario, inoltre, rendere più veloci e snelle le procedure amministrative per poter realizzare gli investimenti pubblici – conclude l’europarlamentare pentastellata – Non sono pochi i casi in cui le procedure rallentano o addirittura non vanno a buon fine per incapacità amministrative anche degli Enti locali. Dunque, è il momento di invertire la rotta”.