Si è atteso con ansia che arrivasse il 24 ottobre in quanto la Corte Costituzionale si sarebbe

pronunciata in merito al decreto 65/2015- meglio conosciuto come il “decreto Poletti”.

Invero ci si aspettava che il suddetto decreto venisse dichiarato “illegittimo” dalla Consulta,

atteso che, col pronunciamento della sentenza 70/2015, la stessa Consulta aveva ritenuto “illegittimo” il blocco delle perequazioni attuato dalla “legge Fornero”!…….

Invece, in maniera del tutto sorprendente, il “decreto Poletti 65/2015” è stato  dichiarato “legittimo” per “motivi di bilancio”. Per cui la perequazione delle pensioni non sarà mai applicata!

E sussistendo tali motivi: vuol dire che il nostro Stato, in qualsiasi momento, potrebbe decidere di

tagliare stipendi e pensioni; atteso che il bilancio dello Stato  risulta macroscopicamente deficitario.

Oserei dire:” ce ne vuole di acqua per spegnere questa sete”!!!……..

Va chiarito che i pensionati reclamano il “maltolto” non un aumento, nonché l’indicizzazione delle

medesime pensioni, secondo i rilevamenti annuali ISTAT, che- col “blocco”- hanno subito una svalutazione che si aggira sul 35-40%.

A questo punto, mentre incito i pensionati di investire della problematica la competente Corte Europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo – per il tramite del Patronato Acai che rappresento- contestualmente prepariamoci ad una massiccia manifestazione perché è insostenibile una situazione del genere: la Consulta prima si esprime in un modo, subito dopo in un altro. Il tutto si

commenta da sé!!!…..

Filomena Calenda