Con l’approvazione del piano di riconversione e ristrutturazione industriale abbiamo definito due ulteriori passaggi che segnano risultati altrettanto importanti: il primo per la filiera avicola, il secondo con le risorse del Patto per il Molise destinate alle infrastrutture delle nostre zone industriali e agli investimenti produttivi”, è quanto specifica il presidente Paolo di Laura Frattura in merito ai contenuti del Prri condiviso e sottoscritto oggi dai Ministeri dello sviluppo economico, del lavoro e delle infrastrutture, da Invitalia e dalla Regione.
“Il contratto di sviluppo della filiera avicola avrà stanziamenti a parte rispetto a quelli che abbiamo indicato per favorire gli investimenti nella nostra area di crisi complessa”, spiega Frattura. Dal computo delle risorse definite nel piano di riconversione e riqualificazione industriale, 15 milioni da parte dai Ministeri competenti per i progetti che superano 1,5 milioni di euro di investimento e 21 milioni da parte della Regione a valere sul Por 2014-2020 per le iniziative imprenditoriali che rimarranno al di sotto dei 1,5 milioni, oltre allo stanziamento di 10 milioni per le politiche attive del lavoro, “abbiamo tenuto fuori – precisa il presidente –, le risorse per il contratto di sviluppo che costruiremo con il gruppo Amadori: questo il risultato ottenuto per la nostra filiera avicola”.
“Sul fronte del rilancio degli investimenti produttivi – evidenzia –, ai 21 milioni di euro che come Regione abbiamo assicurato con i fondi del Por, aggiungiamo le risorse previste nel Patto per il Molise per un totale di ulteriori 30 milioni: 15 milioni di euro li abbiamo destinati al miglioramento delle zone industriali, a logistica e svincoli o a situazioni particolari delle aree industriali e delle zone Pip e altri 15 milioni varranno come bonus fiscali e contributi alle imprese”.
Per Frattura “tutti interventi, questi, tesi ad arricchire il ventaglio delle opportunità che stiamo mettendo in campo per accompagnare la ripresa del nostro tessuto produttivo e la risalita dei livelli occupazionali”.