In queste ultime settimane molte le novità che interessano il mondo della scuola. Come è ben noto, grazie ad un accordo tra il MIUR e le parti sociali, il Ministro dell’Istruzione Marco Busetti ha fatto cadere uno dei tasselli della famigerata Buona Scuola del Governo Renzi, la cosiddetta “chiamata diretta” da parte dei Dirigenti scolastici. La FGU Gilda degli insegnanti – Unams ricorda come negli ultimi due anni sia stata la sola tra i sindacati rappresentativi a non sottoscrivere i contratti sulla mobilità “per contrarietà a questo selettivo metodo di reclutamento dei docenti”.

La convinzione del FGU Gilda – Unams è sempre stata quella di una scuola di tutti, non di una scuola fatta da insegnanti scelti in maniera verticistica. Una onesta, chiara, presa di posizione che è il tempo ha voluto premiare. Altra operazione inquadrabile nell’opera di erosione della legge 107/2015 riguarda l’intesa sul riparto per la valorizzazione dei docenti. Tale fondo verrà ripartito con gli stessi criteri del MOF e del FIS e sarà poi la contrattazione di scuola a decidere in che modo distribuire le somme. Il “Bonus merito”, già ridotto con il CCNL 2016/2018 per rimpinguare la Retribuzione Professionale Docente andrà quindi contrattato prima di essere elargito.

Guardando nella nostra realtà regionale, dagli ultimi incontri presso il MIUR Molise, la situazione relativa agli organici del personale docente e ATA non appare affatto lusinghiera. Al cospetto dei freddi numeri e alle prese di posizioni di altri sindacati della scuola la FGU Gilda – Unams ribadisce che tale spiacevole scenario è dovuto esclusivamente ad una mancata pianificazione, nel tempo, di strumenti atti allo sviluppo del territorio, in primis del mondo della scuola. Nonostante la chiara posizione che ha sempre contraddistinto la FGU Gilda – Unams, ovvero istituire una cabina di regia che coinvolgesse il mondo politico e le istituzioni locali, lo spopolamento dovuto a cause continenti come la mancanza di occupazione si riflette in maniera negativa anche nel mondo della scuola. Non cercando capri espiatori alla FGU – Gilda Unams degli insegnati, non resta altro che prendere atto di tutte quelle occasioni perse dalla politica e dai politici delle passate amministrazioni ad oggi disillusi ma sempre pronti a ricoprire il ruolo da protagonista nella difesa della scuola molisana. I posti vacanti in Molise sono un numero esiguo e quindi le immissioni in ruolo per la scuola media saranno pochissime. “Questo comporta che i docenti molisani, se vorranno essere assunti a tempo indeterminato, saranno costretti al pari di molti altri delle regioni del sud ad emigrare nelle regioni del nord dove sono concentrati più del 50% dei posti vacanti. Il che determinerà uno scollamento nelle famiglie, un malcontento e una serie interminabile di tentativi di riavvicinamento con tutti i retroscena immaginabili. A tutto questo noi siamo – sostiene il coordinatore Michele Paduano – contrari e ci batteremo per scongiurare l’ennesimo colpo basso alla categoria”.