di Pietro Tonti
26 milioni di euro annualmente per trasporto persone su ferrovia in Molise a fronte di quale utenza? Indagine statistica in corso dalla Camera di Commercio.
La questione trasporti nel Molise e i relativi costi di gestione sono al vaglio di un’indagine statistica della Camera di Commercio. Lo ha annunciato in via informale il Presidente della C.C.I.A.A. del Molise Paolo Spina.
Sotto la lente di ingrandimento la tratta ferroviaria della nostra regione al fine di valutarne la frequentazione dei passeggeri, i costi pro capite di gestione rispetto all’investimento ingente che l’amministrazione regionale e, quindi i molisani devono affrontare ogni anno.
Parliamo di circa 26 milioni di euro, una cifra esosa a fronte di servizi che lasciano a desiderare. Da Termoli a Campobasso tempi biblici per giungere al capoluogo, ma anche la tratta Campobasso /Roma non è da meno. Abbiamo assistito nel corso degli ultimi anni, al continuo intervento di bus sostitutivi per arginare i fermi, le rotture delle locomotive; su una tratta ferrata che solo da un anno è interessata dai lavori in corso di una rete elettrificata Venafro /Isernia, sempre su un unico binario. Non veniva riammodernata dagli inizi del 900 e certamente non rientra nell’alta velocità ferroviaria prevista dagli investimenti nazionali o dal Recovery Plan europeo.
Dalle prime indagini, si evincerebbe un investimento sconveniente, i molisani che approfittano della ferrovia per gli spostamenti potrebbero benissimo viaggiare in taxi a spese della regione, costerebbe di meno rispetto alla cifra milionaria stanziata annualmente.
Un dato comunque significativo era già emerso nella trasmissione Live Today di qualche settimana fa su TVIMolise dedicata ai trasporti nel Molise. Giuseppe Larivera patron dell’ATM ci informava che a fronte di un investimento regionale di 4 milioni di euro annui per la gestione della tratta ferrata Campobasso/Termoli, solo 17 passeggeri al giorno fruiscono di questa linea. Circa 6.250 persone su 365 giorni, con un costo pro capite di ben 640 euro a passeggero, a fronte di un tempo di percorrenza fuori dalla grazia di Dio di circa due ore e mezza, dal capoluogo alla città adriatica.
Mentre per il trasporto su gomma si registrano ben 750 passeggeri al giorno per la stessa tratta. Il Presidente della Camera di Commercio del Molise Spina, come tanti, ravvede l’inutilità di una ferrovia nel Molise per il trasporto passeggeri. Risparmiare ben 26 milioni di euro annualmente, consentirebbe di contrarre un mutuo e realizzare in tempi rapidi una 4 corsie Tirreno /Adriatico necessaria allo sviluppo di questa regione.
Basterebbe dirottare su gomma tutto il trasporto anche per collegarsi con l’alta velocità ferroviaria Napoli /Roma alla stazione di Afragola, con risparmio notevole anche di tempo. Sarà comunque l’indagine statistica in corso ad avvalorare, o meno, la necessità di fermare questa emorragia economica verso una tratta ferroviaria di cui potremmo farne a meno, magari sfruttandola solo per quel turismo lento, con carrozze d’epoca, stile Transiberiana che tanto successo continua ad avere.