“La Coldiretti, fortemente preoccupata del fatto che non esiste, ad oggi, la certezza che la Commissione Pesca (UE) autorizzi il pagamento del premio di fermo alle imprese per il 2018”. Ad affermarlo è Coldiretti Impresa Pesca Molise valutando la bozza di documento di discussione emanata dalla direzione generale Pesca e Acquacoltura del MIPAAF.

Proprio tale preoccupazione ha portato l’Organizzazione di rappresentanza a proporre  alcuni emendamenti ed integrazioni alla bozza di documento. “Senza il sostegno alle imprese – osserva Coldiretti Impresa Pesca – riteniamo che il fermo vada totalmente modificato passando all’auspicato principio dell’autogestione.
Ciò si potrà realizzare con un periodo di blocco della fascia costiera dell’Adriatico o per altre aree di nursery presenti in altri bacini, dal 1 luglio al 30 ottobre, all’interno del quale poi ogni singola impresa di pesca sceglierà il periodo di blocco della sua attività (trenta giorni)”. Fondamentale è anche il blocco alla pesca della fascia costiera, fino a 6 (e 4) miglia dalla battigia, per sistemi trainati demersali e pelagici, che deve iniziare ad avere efficacia dal 01 luglio 2018, fino al 30 settembre. Così come è fondamentale il ruolo che dovranno assumere le Capitanerie di Porto per avviare un’azione di repressione della “pesca illegale” effettuata da soggetti non professionali che inondano i mercati di pescato, in particolare coincidenza del riposo della pesca professionale, con produzioni provenienti da attività illegali (spesso celate dietro attività di “pesca sportiva”).
Riguardo, infine, il fermo su risorse PELAGICHE / Volante – Circuizione Coldiretti Impresa Pesca chiede la possibilità dell’‘opzione per impresa’ ovvero se aderire al fermo dello strascico per 42 gg. (con la possibilità di beneficare del premio di arresto) oppure se effettuare il fermo di soli 15 gg. (gestione alici) senza premio, con la scelta del periodo dal 18 agosto – 01 settembre. In quest’ultimo caso occorre anche l’obbligo di bloccare l’attività fino al 21 dicembre 2018. Inoltre, relativamente al fermo autunnale-invernale della sarda, occorre sospendere per giorni 15 l’attività con la possibilità della scelta del periodo da parte dell’impresa (o in sub ordine per compartimento – previa consultazione locale).
“Restiamo convinti – conclude Coldiretti Impresa Pesca – che la crescita del settore passa anche sulla responsabilizzazione degli operatori e dalla possibilità di scelta del loro destino, comunque in un contesto di stringenti divieti relativamente alle aree precluse”.