Riceviamo e pubblichiamo nota dalla Procura della Repubblica
presso il Tribunale ordinario di Campobasso

Nella mattinata odierna, ha avuto ampia diffusione un audio – inoltrato via
WhatsApp – da un soggetto che lasciava intendere di operare all ‘intemo della
struttura Cardarelli ove era state di recente ricoverato un ragazzo affetto da COVID19.
Sulla base di tale circostanza – effettivamente verificatasi – il predetto
iniziava un monologo nel quale riferiva notizie allarmanti circa le condotte che il
ragazzo avrebbe tenuto prima del ricovero e tali da determinare una diffusione del
virus assolutamente incontrollabile.
Lo scrivente, avuto notizie di tanto, delegava il NAS Carabinieri per
effettuare i doverosi riscontri e gia da primi accertamenti emergeva Tassoluta falsita
di tutta una serie di dati tra i quali:
• le tardive informazioni all’ autorita sanitaria;
, • la gia accertata positività dei familiari;
• L’ intervenuto ricovero della sorella;
• infine – e soprattutto – la frequentazione di ben cinque locali aperti al
pubblico, comunemente noti per l’ afflusso di persone.
In ragione di ciò questa AG sta procedendo alle attività necessarie ad
identificare l’ autore del messaggio ed agli ulteriori riscontri, potendosi configurare,
a carico dell’ autore, il reato di procurato allarme: 658 c.p.
Di tale reato saranno chiamati a rispondere anche eventuali altri soggetti che,
pur nella consapevolezza della non veridicità di quanto affermato, dovessero
divulgare ulteriormente la predetta traccia audio.
Si rappresenta altresì che questa Procura rimane vigile al fine di verificare lo
stretto rispetto delle ordinanze emesse dal Governo ed altresì il compimento di
qualsiasi forma di condotta che – anche solo a livello colposo – dovesse essere
idonea a favorire la propagazione del virus.