“Una giornata intera in Molise, per la terza volta in pochi mesi, a dimostrazione dell’attenzione per una terra lasciata troppi anni ai margini della scena politica. Il nostro premier Giuseppe Conte sarà di nuovo con noi, oggi 12 ottobre, per il momento decisivo della firma del Contratto istituzionale di sviluppo, strumento che permetterà alla regione di beneficiare di fondi per 220 milioni di euro. È con orgoglio che intendo ringraziarlo per questa sua vicinanza, ma soprattutto voglio complimentarmi per aver saputo rispettare tempi e modi nella valutazione e individuazione dei progetti che riceveranno i fondi dallo Stato”.
Così il portavoce del MoVimento 5 Stelle al Senato, Fabrizio Ortis, in merito all’arrivo del premier con una prima tappa a Isernia – dove incontrerà 700 studenti delle scuole superiori della provincia presso l’Auditorium Unità d’Italia e, subito dopo, conoscerà i ragazzi della cooperativa sociale Lavoro Anch’Io – e una seconda a Campobasso, per la sottoscrizione vera e propria del Cis.
“Per inderogabili impegni istituzionali sarò impegnato con la sessione annuale della DP NATO e non potrò affiancare il presidente Conte – continua Ortis – ma mi sento di esprimergli una profonda riconoscenza per quanto fatto finora per il Molise. La firma del Cis rappresenta un momento cruciale per lo sviluppo della regione: intelligente è stato far elaborare i progetti di sviluppo agli amministratori e agli altri stakeholders locali, che conoscono e vivono il territorio, dunque sanno di cosa può avere realmente bisogno. Non appena arriveranno i finanziamenti si potranno mettere in cantiere i 66 progetti; ma è solo una prima fase, come assicurato dallo stesso Conte, cui seguirà un secondo step di analisi dei progetti provenienti dal ‘basso’ e, come tutti speriamo, una seconda iniezione di liquidità. Il governo Conte lavora perché nessuno debba rimanere indietro: per questo – conclude il senatore – il mio invito al professor Conte è quello di continuare a starci accanto come fatto finora, con la voglia di rilanciare il Molise e tutto il Mezzogiorno con spirito di iniziativa di riscatto e non di mero assistenzialismo”.