“Scegliere la strada della privatizzazione di un servizio, quando c’è la possibilità che la stessa opera possa essere prestata da persone, che sono padri di famiglia all’ultima possibilità, è sempre quella sbagliata. Mi riferisco alla questione degli ex cantonieri della Provincia di Isernia” ha spiegato il consigliere regionale Andrea Di Lucente.
“Sono stato assessore provinciale e alcuni di loro li conosco personalmente e da tempo. Sapere che il loro destino viene messo da parte senza che nessuno alzi la voce per sostenerli è lacerante. A via Berta lo hanno fatto il sindaco di Carovilli Cinocca e il consigliere Tesone. Ma quali altre voci si sono levate per stare accanto a queste persone? Sicuramente vuole esserci la mia. La loro protesta non resterà inascoltata.
Si possono utilizzare parole come risparmio, come ottimizzazione del servizio. Si può dire che non ci sono soldi in bilancio per una stabilizzazione. Che la legislazione dice altro oppure che la giustizia (vedi il giudice del lavoro) ha idee diverse. Sarà ingenuo, ma quello che mi aspetto io dalla politica – principio che vorrei guidasse anche la mia azione alla Regione – è che trovi la strada per mettere davanti a tutto le esigenze delle persone e non i freddi regolamenti. Le leggi vanno rispettate, ma non impongono una sola via da seguire: spesso forniscono margine di manovra, se la parte politica ha voglia di ascoltare e di impegnarsi per il bene comune. Ma, a quanto pare, Lorenzo Coia e la sua maggioranza non sono dello stesso avviso. E lo hanno certificato apertamente nel bilancio approvato lunedì”.