Nel territorio della città di Venafro (IS) dal 12 agosto si sono sviluppati più incendi che a distanza di 11 giorni non sono ancora stati domati.
Sono intuibili i timori della popolazione, le preoccupazioni dell’Amministrazione Comunale, e destano sconcerto i ritardi nell’azione di spegnimento da cui sono derivati danni immani al patrimonio ambientale, agricolo e forestale con conseguenze disastrose per un’area di pregio e per lo stesso Parco Regionale dell’Olivo.
Nel ringraziare il Prefetto di Isernia per la solerzia e la costanza con cui ha seguito gli eventi, sollecito ogni utile azione di accertamento sulle diverse responsabilità istituzionali che nel corso degli undici giorni trascorsi dall’avvio dell’incendio non hanno valutato adeguatamente i rischi a cui erano esposti i cittadini, le imprese ed il vasto territorio coinvolto dallo svilupparsi degli incendi.
Dopo l’accorpamento del Corpo Forestale dello Stato nell’Arma dei Carabinieri, i Vigili del Fuoco si sono ritrovati ad essere l’unico punto di riferimento certo per fronteggiare l’emergenza incendi specie nelle regioni meno organizzate e non attrezzate ad intervenire con celerità ed efficacia in presenza di calamità o impellenze di qualsiasi genere.
Ciò che è accaduto a Venafro (IS) deve indurre ogni Autorità ad agire per accertare i fatti, individuare e perseguire eventuali omissioni o responsabilità, attivare e sostenere ogni utile progetto di ripristino dell’ecosistema distrutto, e individuare un diverso assetto del sistema di pronto intervento in caso di emergenza che non lasci soli gli amministratori comunali, la Prefettura locale ed i Vigili del Fuoco in servizio sul territorio.