Con una nota inviata ieri da Molise Acque a firma del dirigente Carlo Tatti e del Commissario straordinario Massimo Pillarella, ai comuni e alle prefetture di Campobasso e Isernia si informa che in Molise dal 6 novembre scatta l’emergenza idrica in tutti i comuni.

“I volumi idrici degli invasi – si legge nella nota inviata – delle falde acquifere e dei pozzi, in assenza di precipitazioni e in conseguenza delle temperature oltre la media stagionale, stanno toccando i valori più bassi degli ultimi anni, creando una situazione di potenziale disagio”. L’assenza di piogge, dunque, sta determinando una situazione di emergenza anche nella regione che è tra le più ricche di acqua. Del resto, per rendersi conto dell’emergenza basta attraversare l’invaso del Liscione, che presenta livelli di ‘secca’ mai raggiunti prima, come per l’appunto confermato anche dall’azienda regionale.

Una situazione che dunque va monitorata costantemente e non va sottovalutata.

“Si rappresenta – continua la nota – l’assoluta necessità di provvedere in tempi rapidissimi ad una indispensabile razionalizzazione e ottimizzazione dell’acqua, tesa a ricondurre i consumi attuali a valori sostenibili e compatibili con la disponibilità di risorsa e per mettere la Molise Acque in condizione di poter continuare l’erogazione della fornitura idrica secondo gli standard attuali”.

Per questo, a partire dal 6 novembre l’azienda provvederà ad una proporzionale riduzione del flusso idrico.

Non è escluso che possano arrivare dall’azienda nuove comunicazioni già a partire dalle prossime ore. Per adesso, bisognerà fare i conti con una riduzione del flusso idrico che arrecherà disagi non solo alla popolazione ma anche al mondo agricolo, già in ginocchio a causa delle scarsissime precipitazioni.

“Il personale e i tecnici di Molise Acque – termina la nota inviata dall’azienda speciale – sono a disposizione per condividere scelte, soluzioni e percorsi virtuosi per addivenire all’obiettivo comune di gestire e preservare la risorsa idrica a beneficio dell’intera economia pubblica”.