Il ritorno alla normalità è ancora una chimera

di Cristian Ciarlante

A distanza di un anno ci ritroviamo costretti a fare i conti sempre con la stessa battaglia. Il Molise è ancora pienamente dentro l’emergenza Covid. I molisani, sono stanchi e rassegnati dell’andamento della situazione, vedono come una chimera il ritorno ad una parvenza di normalità.

Il mix esplosivo, tra emergenza sanitaria e crisi economico-sociale, oltre ad acuire la condizione di povertà di molte famiglie, rischia di spazzare via quelle poche attività commerciali che ancora lottano a denti stretti per rimanere in piedi.

La strada per uscire da questo incubo è ancora lunga e, inevitabilmente, i contraccolpi saranno pesantissimi per una regione che vive perennemente in crisi. Il Ministro della salute Speranza ha ribadito: “Il sistema dei colori è confermato anche dopo il 6 aprile”.

Non è la notizia che ci si aspettava, ma la prudenza non è mai troppa quando si ha a che fare con un virus subdolo e pericoloso come il Coronavirus. La nostra regione sta pagando un conto salatissimo a causa del virus, superare le 400 vittime ha aperto, senza ombra dubbio, una ferita che non si potrà mai rimarginare.

L’unica arma che abbiamo per sconfiggere il Covid, è il vaccino: Israele docet! Grazie ad una rapida ed efficace campagna vaccinale, l’epidemia è stata messa alle spalle. In Israele le misure restrittive sono state tolte e si sta tornando lentamente alla vita di sempre.

Le mascherine all’aperto vengono ancora utilizzate, ma il governo israeliano pensa già alla possibilità di togliere l’obbligo a partire dal mese di aprile. In Molise la campagna vaccinale procede a rilento e con difficoltà, ma si conta di raggiugere l’immunità di gregge per fine estate: cerchiamo di essere ottimisti.

E’ stata necessaria una pandemia per farci comprendere che, senza un sistema sanitario efficiente, siamo destinati a soccombere. Siamo l’unica regione d’Italia che, dopo un anno, non è riuscita a realizzare un centro Covid. Qualcuno dovrebbe cospargersi il capo di cenere e chiedere scusa ai molisani per non aver attivato il centro al ‘Vietri’ di Larino, ma di certo non basterebbe sanare le ferite inflitte.

Con i cambiamenti climatici aumenteranno i rischi di nuove pandemie, dunque, passata l’emergenza, sarà fondamentale non abbassare la guardia per non farsi trovare più impreparati in futuro.