Conferenza stampa questa mattina del Senatore Pd Roberto Ruta che, inizia ad affilare le armi in previsione delle regionali del 2018. In questo contesto, armato di un documento inviato al Presidente dell’Assemblea regionale del Partito Democratico on. Laura Venittelli, firmato da 15 componenti, in cui si chiede una convocazione della stessa assemblea per indire le primarie (di coalizione) per la scelta del candidato Presidente della Giunta Regionale del Molise alle elezioni regionali del prossimo anno, possibilmente da tenersi entro l’autunno prossimo, alle quali con certezza matematica il senatore concorrerà in prima persona.
Queste le possibili scadenze: entro il mese di marzo la convocazione dell’assemblea regionale, chiamata a decidere sulla richiesta, il 30 settembre per la presentazione delle candidature e il 30 novembre le primarie per la scelta del successore del candidato governatore.
I co-firmatari della richiesta sono: Ruta Roberto, Buono Stefano, Carriero Costanza, Chiappini Giuseppe, Di Cristofaro Francesca, Di Lauro Maria, D’Amico Salvatore, Garofalo Leo, Greco Laura, Laurelli Giuseppe, Libertucci Giuseppe, Midea Agata, Moffa Maurizio, Salvatore Alessandra, Vitiello Alice.
Ruta: <<Le primarie non sono obbligatorie, in quanto c’è un presidente uscente, ma noi riteniamo che siano indispensabili per il rilancio del centrosinistra. Non saranno, infatti, le primarie del Partito Democratico, bensì saranno aperte a tutta la coalizione, occasione per ridefinire il quadro di tutto il centrosinistra. Può anche essere che le primarie non siano il miglior metodo in assoluto, però, è innegabile che, al momento, siano la migliore soluzione, perché sono uno strumento democratico e noi siamo parte del Partito Democratico .Mi rivolgo al Presidente della Giunta regionale e all’assemblea regionale del PD affinché l’assemblea sia convocata entro venti giorni, così come da statuto, e che in quell’occasione si voti per le primarie>>.
La riflessione politica:
Più che una conferenza stampa per le Primarie si è trattato di una vera e propria dichiarazione di guerra quella del senatore Ruta, passato con Emiliano da qualche giorno. Un nemico dichiarato, almeno da un punto di vista politico, il presidente Frattura che poteva pensare fino a ieri di aver maturato la possibilità della ricandidatura nell’ambito del PD. Possibilità frantumata da Ruta questa mattina che non ci sta a subire passivamente il dualismo Frattura/Fanelli alla guida di un partito in evoluzione in attesa dell’assemblea nazionale del 30 aprile p.v. in cui verrà eletto il segretario nazionale.
Primarie aperte alla coalizione non solo al PD per la candidatura alla presidenza della regione Molise che sa di golpe, troppe situazioni contrastanti su una moltitudine di argomenti non condivisi da Ruta, il quale si è smarcato più volte dall’amministrazione fratturiana per ritagliarsi il proprio spazio e vedute diametralmente opposte a quelle presidenziali.
Ora è il momento di agire e contarsi per non lasciare nulla di intentato per dare un nuovo asset alla regione Molise.
D’altro canto Frattura non se ne starà con le mani in mano e a circa undici mesi dalla nuova competizione elettorale, ha dalla sua lo scettro amministrativo che potrebbe utilizzare per una sua riconferma su un tema di fondamentale importanza: il lavoro.
Le promesse di 900 assunzioni in sanità con lo sblocco del tournover; finanziamenti all’Agricoltura, alle imprese dell’Area di Crisi; lo sblocco e il rilancio della filiera avicola, potrebbero offrire al Molise un impulso per ricredersi sulla politica fratturata degli ultimi 4 anni, fatta di tagli e di fallimenti di centinaia di imprese?
Frattura potrebbe offrire anche lo sblocco dell’edilizia pubblica sul piatto della bilancia con opere in corso e il saldo degli esosi pregressi alle imprese, pur di ottenere consensi?
Certamente se non sarà proprio così, utilizzerà ogni strumento a sua disposizione, finalmente per elargire. Poi l’impatto sull’elettorato, quello è un altro argomento.
Il senatore Ruta, conta presumibilmente proprio sulla dilagante impopolarità del presidente Frattura per proporsi alla guida della regione Molise. Ma forse è ancora troppo presto per avere delle proiezioni futuribili attendibili. Vedremo la reazione presidenziale alla sfida delle primarie lanciata questa mattina, intanto vi è il tempo tecnico per aggiustare la mira e il tiro su chi avrà più chance per candidarsi alla massima poltrona, prima di dare voce alle urne dovrà scorrere ancora molta acqua sotto i ponti del PD.