Pietro Tonti
Non è una città per giovani, possiamo affermarlo senza temi di smentita. Nel momento pre elettorale si conferma a Isernia un trend negativo anche per gli aventi diritto al voto, rispetto alle elezioni amministrative 2016.
Infatti, per le elezioni di domenica e lunedì prossimo, il numero degli aventi diritto è sceso di ben 403 unità, rispetto a cinque anni fa. Nel 2016 erano 19.792 oggi 19.389 gli elettori. Qualcuno non drammatizza su questo dato, affermando che è fisiologico per il Molise il dato in diminuzione del numero degli abitanti.
Siamo una regione in cui gli ultra sessantenni rappresentano il 60% della popolazione residente, quindi in cinque anni molti anziani sono passati a miglior vita, ma non vi è stato alcun ricambio generazionale che ha permesso di stabilizzare il numero dei residenti o incrementarlo, questo è un dato di fatto.
Non andiamo alla ricerca delle motivazioni strategiche, possiamo addossarle alle istituzioni, alla politica o al singolo cittadino, la colpa in sintesi è dei molisani, degli isernini che non hanno a cuore più le sorti della loro terra e spingono i figli ad emigrare, ritenendo che sia inopportuno, antieconomico e scellerato fare imprenditoria, mettere su un’azienda in questa regione, in questa città. Non si può dare torto ad un pensiero così diffuso vista la difficoltà a reggere un’azienda da noi.
Oggi ultimo giorno di campagna elettorale, i temi trattati dai tre candidati sindaci: Melogli, Castrataro e Tedeschi, si basano principalmente sul rilancio economico di Isernia. A reti unificate i politici nazionali dei diversi schieramenti in campo a sostegno dei tre candidati che si sono succeduti in questi giorni nelle piazze cittadine, hanno portato all’unisono il PNRR come panacea risolutiva dei mali endemici della città.
Giungeranno soldi, tanti soldi e la pianificazione affidata al vincitore dovrebbe protendere verso nuove occasioni per risollevare commercio, artigianato e turismo. La speranza che a prescindere da chi salirà sul massimo scranno di Palazzo San Francesco, abbia discernimento e si ponga nella condizione di governare senza ostacoli, mantenendo le promesse pre elettorali.
Tutto affidato alla volontà popolare, la quale sovrana in questo contesto è chiamata a scegliere la squadra di governo. L’augurio è che non si debba assistere al deja vu dell’ultimo lustro, con due opposizioni all’amministrazione pentra, in questo caso difficile sarà amministrare, nonostante le buone intenzioni pre elettorali di tutti.