di Pietro Tonti

Elezioni comunali a Isernia. Nel centro sinistra emergono pensieri filosofici di alto livello, mutuando la metafisica heideggeriana. E’ la ragione messa da parte, in quanto non idonea alla socialità in questo momento di grandi personalismi per l’affermazione di un nome condiviso quale primo cittadino.

Fino ad oggi il centro  sinistra è stato capace di captare  l’attenzione di 7/8 papabili candidati sindaci, tra cui liberi pensatori pescati nelle liste civiche,  i quali dovrebbero entrare in una stanza nei prossimi giorni e discutere, trovare una soluzione, accoltellarsi politicamente per far emergere un solo nome spendibile per tutti. Un’azione che rientra solo negli intenti della metafisica di cui parlavamo, per una eventuale attuazione.

Intanto si parla o si blatera di accordi, di scelte di opportunità, come quella di Italia Viva e Azione, di proporsi come liste civiche, rinunciando ai brand politici per attrarre maggiormente un elettorato scontento o distratto.

I due partiti minoritari nazionali, si sono incontrati nel fine settimana con il movimento civico emergente Nexus per siglare patti più stretti e decisioni condivise, ma resta il M5S alleato con il PD che perde pezzi per strada. Dopo l’accordo Grillo/ Conte, sono sorte due fazioni, quella contiana appoggiata dall’Avv. Ottavio Balducci e l’altra grillina pura di Bottiglieri e company. Un’ulteriore divisione di intenti che si ripercuoterà anche sulla scelta di un eventuale candidato sindaco?

Mentre lo stesso M5S prende le distanze da Italia Viva e Azione, colpevoli di tentare di far saltare la coalizione alla quale i grillini stanno lavorando da mesi, non vogliono che siano strumenti per porre il comune nelle mani dei soliti noti. Forze che secondo i pentastellati si definiscono moderate di centro sinistra, ma tendono al centro destra.

Si registra qualcosa di strano, mai avvenuto prima. Vi sarebbe un candidato eccellente nelle mira sia del centro sinistra che del centro destra, sponsorizzato da una larga fetta di sostenitori di sinistra e addirittura dall’altra parte della barricata da Michele Iorio. Si tratta dell’Ing. Piero Castrataro, tirato nel vero senso della parola tra destra e sinistra, in attesa che possa scegliere dove andare.

A questo punto che fine faranno gli accordi tra PD e liste collegate con l’investitura oramai metabolizzata del candidato sindaco Oreste Scurti?

Il centro destra non naviga in acque più calme, si tende a rimandare decisioni il più a lungo possibile, viste le difficoltà di convergenza su programmi e candidato di riferimento. Unica certezza, equidistante da tutti, è quella di Cosmo Tedeschi alla finestra, osserva l’evolversi della battaglia napoleonica, sperando che  non si trasformi in una  Waterloo, in cui a perire sul campo potrebbe essere solo la città di Isernia senza una guida condivisa.

Non considerato, ma dalle azioni concrete amministrative ne ha ben donde in questo momento per emergere sopra tutti, è il Sindaco D’Apollonio, ancora ha una maggioranza solida, nonostante i tentativi di delegittimazione è stato capace di approvare il bilancio a maggioranza, chissà se all’ultimo momento non si punti su di lui per un bis?