di Pietro Tonti
Mentre il Pd e il M5S su Isernia, hanno siglato un dogmatico accordo pre elettorale arroccandosi sulle loro posizioni politiche, c’è chi invece ragiona al contrario e in questa fase preliminare, lontano ancora dalla campagna elettorale vera e propria, la quale entrerà nel vivo a fine agosto, cerca di trovare ascolto nelle diverse anime del centro destra.
Ha avuto questo significato l’incontro di ieri sera informale presso il Grand Hotel Europa di chi fa politica attiva da sempre e vuole che il sindaco di Isernia sia espressione della stessa politica.
Chi c’erà?
Un incontro a cui hanno partecipato l’ Assessore regionale Vincenzo Niro, L’Assessore regionale Vincenzo Cotugno, L’Assessore regionale Mena Calenda, Il Presidente del Consiglio regionale Salvatore Micone, il Consigliere regionale Gianluca Cefaratti, Il Consigliere Provinciale sindaco di Pescolanciano Manolo Sacco, in delega del Consigliere regionale Andrea Di Lucente; alcuni sindaci della provincia di Isernia, Il Consigliere comunale ex Consigliere regionale Cosmo Tedeschi, il Consigliere comunale Roberto Di Pasquale, Il Consigliere Comunale Enzo Di Luozzo e la Consigliera comunale Vittoria succi, oltre a diversi cittadini elettori.
Lo scopo: l’ascolto
Un incontro preliminare, definito dai presenti d’ascolto, ai fini di trovare interessi comuni e condivisi per un rilancio della città di Isernia. Gradevole e importante il confronto, così definito dai presenti, foriero di fiducia reciproca.
Si è discusso del momento storico di grande trasformazione della politica nazionale, senza tralasciare il pensiero comune, per le elezioni amministrative di Isernia; cosa ben diversa rispetto al nazionale, per la scelta del candidato sindaco.
Per la città pentra conta la persona e meno i partiti, come anche le indicazioni romane, lasciano il tempo che trovano, è il territorio che fa la differenza.
Si è rivelato un primo momento di un discorso articolato e sincero, nei personaggi leader dell’area civica centrista che sicuramente avrà un proseguo.
Portatori di consensi che possono fare la differenza e aggregare anche liste civiche senza dogmi o barriere.
Quindi chi apre come il centro destra al dialogo e chi chiude come il PD e il M5S, è la novità del momento, quando mancano ancora oltre 100 giorni alle consultazioni di ottobre.