Prefazione del Direttore

Dopo il risultato elettorale in Basilicata del centro destra e della schiacciante vittoria della Lega, non potevano mancare gli auguri del governatore del Molise Toma, A prescindere da questa beatitudine momentanea e la voglia di invertire le sorti di questa nazione della Lega e oggi del centro destra che per anni ha governato l’Italia, bisogna soffermarsi sulla realtà attuale. Matera attende la ferrovia dalle prime promesse del governo dal 1902. Quanti governi da allora si sono succeduti senza successo per realizzare quello che al nord è addirittura superfluo tra Milano e Torino? Se parliamo di risultato elettorale eclatante, oggi dobbiamo fare i conti con la disaffezione generale di un elettorato che di politica non ne vuole nemmeno sentire parlare, per cui registrare solo un 50% degli aventi diritti al voto in Basilicata recatisi alle urne, non è un risultato di cui bearsi. Naturalmente la speranza è ultima a morire e qualora questo governo sia in grado di realizzare dove gli altri – tutti – hanno fallito, allora ben venga Salvini, un nuovo centro destra pur rappresentante di metà popolazione, se riuscirà a far giungere la ferrovia a Matera oggi nel 2019 capitale della Cultura senza tratta ferrata, sarà un successo!

La nota del presidente Toma:

Campobasso, 25 marzo 2019 – «Congratulazioni e auguri di buon lavoro a Vito Bardi e a tutta la coalizione  che lo ha sostenuto nelle elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale della Basilicata.

Dopo le elezioni nazionali, in meno di un anno, sono sei le regioni italiane che hanno scelto di essere guidate da governi di centrodestra: Molise, Trentino, Valle d’Aosta, Abruzzo, Sardegna e Basilicata. Un inequivocabile “sei a zero” che certifica la sconfitta di un centrosinistra in cerca d’identità e di un Movimento Cinque Stelle effimero e logoro.

Una vittoria, quella di Bardi, che evoca in noi il ricordo di quanto accaduto in Molise esattamente un anno fa, quando affrontammo la competizione elettorale a ridosso delle elezioni nazionali del 4 marzo 2018 che avevano sancito  la deflagrante affermazione di Di Maio & company.

Ci davano perdenti tutti i sondaggi, la forbice tra noi e il Movimento Cinque Stelle era così larga che nemmeno i più temerari bookmakers avrebbero scommesso un soldo bucato su di noi.  I molisani, invece, gente concreta con i piedi per terra, in grado di soppesare persone e programmi, ci premiarono ampiamente.

Ricordo i titoli dei giornali alla vigilia delle elezioni e, in particolare, uno su tutti:  Molise Ohio d’Italia.  Dal laboratorio Molise è iniziato un nuovo percorso politico che ha registrato, e  continua a registrare, il gradimento degli italiani e il loro consenso elettorale.

 

L’ho detto e lo ridico: il centrodestra unito vince, perché intercetta la voglia che hanno gli italiani di voltare pagina. Progetti credibili e amministratori seri costituiscono un binomio vincente in forza del quale gli elettori continuano a scegliere donne e uomini di centrodestra. Un punto fermo dal quale non si può prescindere per il futuro assetto del Paese».

Il commento del presidente della Regione Molise, Donato Toma, alle elezioni della Basilicata, che hanno visto la vittoria della coalizione guidata da Vito Bardi.