Ad annunciare la scomparsa del fuoriclasse austriaco la famiglia, che ha diffuso un comunicato pubblicato da The Sun.
“Con profonda tristezza, annunciamo che il nostro amato Niki è morto pacificamente con la sua famiglia lunedì scorso. I suoi risultati unici come atleta e imprenditore sono e rimarranno indimenticabili, come il suo instancabile entusiasmo per l’azione, la sua schiettezza e il suo coraggio. Un modello e un punto di riferimento per tutti noi, era un marito amorevole e premuroso, un padre e nonno lontano dal pubblico, e ci mancherà”. Lauda era stato ricoverato in Svizzera in una clinica privata per problemi ai reni, sottoponendosi ad un trattamento di dialisi resosi necessario per migliorare le proprie condizioni. Otto mesi fa aveva subito un trapianto al polmone.
Tre volte campione del mondo di Formula 1 (nel 1975 e 1977 con la Ferrari, nel 1984 con la McLaren), Lauda dopo la carriera sportiva ha fondato e diretto due compagnie aeree, la Lauda Air e la Niki. Ma non ha mai abbandonato il circus: dopo aver diretto per due stagioni la Jaguar, dal 2012 era presidente non esecutivo della scuderia Mercedes AMG F1.
In carriera ha disputato 171 Gran Premi, vincendone 25. Nel 1976, nel terribile schianto del Nurburgring, rimase gravemente ustionato, e per giorni lottò contro la vita e la morte. Celebre la sua rivalità con James Hunt, raccontata nel film del 2013 “Rush”, diretto da Ron Howard.