di Pietro Tonti

TFS anticipato per gli statali, c’è l’accordo con le banche. Per ottenere subito la buonuscita quando si va in pensione, si pagheranno gli interessi bancari

Siamo in Italia e nonostante i tanti denari che i dipendenti pubblici versano all’INPS per tutta la vita lavorativa, al fine di garantirsi una degna pensione, quando è il momento di andare in quiescenza ci si aspetterebbe che l’Ente previdenziale liquidasse immediatamente il TFS, il famoso trattamento di fine servizio. Invece no, il pensionato si liquida in genere in due anni con la metà del dovuto il primo anno e la restante somma maturata il secondo anno. Ma l’assurdo ve lo spieghiamo adesso.

In data 10 agosto 2020 in prossimità del ferragosto ( in maniera silente) è stato firmato l’accordo fra le banche e il governo per l’anticipo del TFS trattamento di fine servizio agli statali. I dipendenti pubblici che andranno in pensione prenderanno subito la liquidazione, ma in che modo?

Mancava ancora l’accordo quadro fra Abi e i ministeri competenti per dare il via all’erogazione dei fondi dopo la pubblicazione in gazzetta ufficiale del decreto che regolamentava l’anticipo del trattamento di fine servizio fino a 45 mila euro.

Con l’accordo sottoscritto fra Abi e governo, si definiscono i termini e le modalità di adesione da parte delle banche all’iniziativa, nonché le modalità di determinazione del tasso di interesse da corrispondere sull’anticipo Tfs/Tfr. E si, in quanto dopo tanti anni di versamenti e detrazioni, per avere quanto dovuto in anticipo il Governo ha deciso di far subentrare le banche ad anticipare quanto spetta di diritto.

Il pensionato statale dovrà quindi pagare gli interessi alla banca per la buonuscita, fino a quando l’INPS salderà il dovuto direttamente all’istituto di credito, dopo circa due anni di interessi maturati e detratti al povero pensionato che avrà la necessità di avere la sua liquidazione subito per magari accontentare i figli che vogliono intraprendere un’attività economica o acquistare un immobile.

Sarà un finanziamento oneroso a tasso d’interesse calmierato,  ma per gli statali il TFS arriverà sottoforma di prestito bancario. Banche e governo pentapiddino all’unisono sempre contro il cittadino inerme che non può fare altro che subire anche in questa circostanza.