Dopo i consorziati della bonifica del brindisino a “Striscia” per dire dell’improponibilità di determinati tributi consortili, anche quelli del venafrano busseranno a “Striscia” per dire “ no “ a tributi ritenuti ingiusti. Un’ idea nuova di tanti consorziati della bonifica di Venafro. “Striscia”, nota trasmissione serale di Mediaset con indici di ascolto altissimi, ha appena diffuso un servizio con interviste ai protagonisti circa la richiesta di tributi consortili in un Comune del Brindisino da parte del locale Consorzio di Bonifica, tributi ritenuti ingiusti -dal che la chiamata di “Striscia” per denunciare il caso – in quanto non vengono assicurati i servizi per i quali sono pretesi i tributi.
“Nel Brindisino ci si lamenta -affermano i consorziati di Venafro – per tasse da pagare nonostante non siano erogati determinati servizi ; nel caso specifico la mancata pulizia dei canali di scolo delle acque con conseguenti pericoli di allagamenti e danni per le colture e le proprietà private. Giustamente si ribatte di non dover pagare, mancando quanto necessario in tema di pulizia e manutenzione dei fossi di scolo, servizio che invece dovrebbe assicurare il Consorzio che intasca i tributi. Anche tanti di noi, consorziati della bonifica di Venafro, abbiamo da osservare che ci vengono annualmente richiesti tributi che riteniamo assolutamente ingiusti e ingiustificati, tanto da averlo fatto ufficialmente presente all’Ente di Bonifica senza però ottenere alcunché ; cioè permane a nostro carico l’obbligo di pagare !”. Quale la presunta ingiustizia in atto a vostro carico ? “Il Consorzio di Bonifica della Piana di Venafro – spiegano g’interessati- chiede tributi per bonifica e miglioramento fondiario anche per proprietà ricadenti da decenni in aree urbanizzate e come tali nell’impossibilità materiale di ricevere i servizi consortili in ragione dei quali si pretende il nostro denaro.
Il Consorzio cioè non eroga a tanti di noi servizi quali bonifica, miglioramento fondiario, irrigazione ect. e ciononostante puntualmente chiede i nostri soldi ! L’abbiamo fatto presente, abbiamo manifestato tutta la nostra contrarietà, ma non è valso a nulla : il Consorzio continua a chiederci denaro, alias tributi che a nostro parere non sono dovuti”. Ed allora quale la vostra determinazione e i passi futuri che pensate di mettere in atto ? “Visto il persistere della situazione da noi ritenuta inammissibile -spiegano tali consorziati- e visto che nessuno si adopera per cancellare una volta per tutte questa che noi riteniamo autentica ingiustizia sociale in quanto investe e riguarda diverse centinaia di cittadini, pensiamo di contattare “Striscia” perché renda di pubblico dominio la nostra situazione, le osservazioni che avanziamo, i nostri diritti che giudichiamo disattesi e finalmente ci liberi da tributi non dovuti.
E’ bene infatti ribadire che vengono richiesti tributi a proprietari di appartamenti (!), terreni e case ricadenti da decenni in aree del tutto urbanizzate e come tali nell’impossibilità materiale -e tutto questo è datatissimo- di fruire dei servizi consortili dai quali scaturirebbe l’obbligo dei tributi. Cioè perché noi e siamo diverse centinaia per oltre 100mila euro di tributi annuali purtroppo versati, è quanto pensiamo di chiedere dai microfoni di “Striscia”, dobbiamo pagare se non ci viene dato alcunché in fatto di bonifica, irrigazione, miglioramento fondiario e via di questo passo? Chiederemo cioè attraverso le telecamere di Mediaset l’annullamento/cancellazione di tributi che riteniamo non dovuti. E di questi tempi risparmiare qualche euro, oltretutto impropriamente preteso, se permettete fa tanto piacere !”.
Tonino Atella