Disturbi dello spettro autistico, approvata in Giunta regionale la proposta di legge su iniziativa del presidente Paolo di Laura Frattura. “La risposta che dovevamo a tante famiglie del nostro Molise”, il suo commento.
“Un passo avanti – dichiara il presidente della Regione –, che tutto il nostro Molise fa in termini di attenzione e vicinanza strutturate nei riguardi di bambini, adolescenti e adulti affetti da questo complesso disturbo che investe in particolare la capacità relazionale. A differenza di altre realtà che hanno provveduto diversamente, con linee guida o altri provvedimenti, noi abbiamo scelto di dare al nostro intervento la forma di legge regionale”.
Tra le finalità principali della pdl varata questa sera a Palazzo Vitale, la piena integrazione sociale, scolastica e lavorativa delle persone portatrici del disturbo dello spettro autistico (Asd) e dei disturbi pervasivi dello sviluppo (Dps).
“Abbiamo immaginato un sistema di tutela complesso, concentrato sulla persona nella famiglia e nella società, con una prima declinazione del Dopo di noi. Il testo, che abbiamo costruito con il nostro Servizio regionale di programmazione rete dei soggetti deboli, dell’integrazione socio-sanitaria e della riabilitazione, mira a garantire assistenza di natura sanitaria e ad agevolare le condizioni che consentano davvero a tutti l’opportunità dei diritti di cittadini. Attenzione reale alle famiglie: non saranno lasciate più sole”.
Famiglia. Nelle disposizioni regionali in materia di disturbi dello spettro autistico e disturbi pervasivi dello sviluppo, viene riconosciuto il ruolo determinante della famiglia quale parte attiva nell’elaborazione e nell’attuazione del progetto di vita della persona con disturbi Ads e Dps, di concerto con i professionisti specializzati (neuropsichiatri, psichiatri, psicologi, educatori, terapisti occupazionali, logopedisti, psicomotricisti, assistenti sociali, tecnici della riabilitazione). “La famiglia è attore significativo del progetto terapeutico – evidenzia il presidente –, per questo ne sosteniamo il lavoro di cura, promuovendo iniziative di sostegno e di consulenza alla famiglia con la figura del parent training e favorendo la collaborazione con la scuola, i servizi sanitari e quelli sociali”.
Cure. Dal punto di vista sanitario, la proposta di legge prevede livelli di prima diagnosi in tutto il Molise attraverso l’attivazione di unità multidisciplinari specifiche per portatori di Ads e Dps, composte da psichiatri, psicologi, Pls e assistenti sociali presso i distretti sociosanitari dell’Asrem. Per le diagnosi secondaria e terziaria, non presenti nel Servizio sanitario regionale del Molise, saranno definite apposite convenzioni con centri specializzati.
Coordinamento, Centri e Consulta. Verranno istituiti il Coordinamento regionale, i Centri regionali e la Consulta.
Il coordinamento si occuperà di progettare e gestire i programmi di inclusione sociale, scolastica e lavorativa; di progettare e gestire le attività formative specifiche per operatori sanitari, sociosanitari, sociali e scolastici; di progettare e gestire attività formative a supporto dei caregiver e dei familiari; di coordinare le attività di tutti i soggetti presenti nelle filiere assistenziali; di monitorare gli esiti dei percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali e di implementarli in base agli esiti dei monitoraggi svolti.
I Centri regionali, deputati a diagnosi e cure, saranno attivati presso la Neuropsichiatria infantile e per l’età adulta presso il Dipartimento di salute mentale.
La Giunta regionale istituisce la Consulta permanente delle associazioni di volontariato e di promozione sociale.
“Costituiremo una rete integrata di cura e assistenza multiprofessionale e multisetting, comprensiva di attività diurne, semiresidenziali e residenziali. I centri – assicura il presidente –, serviranno in maniera omogenea tutto il nostro territorio. E ancora ci piace evidenziare la prevista promozione di iniziative di co-housing per favorire forme di coabitazione integrata anche in attuazione del Dopo di noi”.
Verrà istituita la banca dati per rilevare i parametri epidemiologici dei disturbi Asd e Dps.
Di rilievo, per Frattura, la collaborazione con la scuola “per favorire la formazione dei nostri bambini e ragazzi affetti da autismo e per agevolare l’inserimento nel mondo del lavoro”.
“La nostra proposta di legge, costruita al termine di un’attenta fase di confronto e ascolto, corrisponde a quanto possiamo garantire e attuare concretamente nel nostro Molise, nell’intenzione ferma di offrire la giusta assistenza.
È un provvedimento – conclude il presidente Paolo Frattura –, che inquadra il disturbo all’interno della nostra società ed è un aspetto, questo, cui teniamo molto. Arriva dopo anni di vuoto, siamo certi che il Consiglio regionale provvederà quanto prima all’approvazione definitiva”.