Disastro sanitario in Molise, tutti ne parlano ma i problemi sono ben lontani dall’essere risolti

di Christian Ciarlante

Ancora una volta, la trasmissione di La7 “Piazza Pulita”, si è occupata del disastro sanitario in Molise, mostrando all’Italia intera quello che accade nella regione che non esiste. Bene, ma nulla di nuovo rispetto a fatti ben noti a tutti.

Negli ultimi mesi, anche Rai e Mediaset, hanno concesso spazio al dramma che sta vivendo il popolo molisano, ma cos’è cambiato a seguito di tante denunce ed esposti in Procura? Al momento nulla, dato che il computo delle vittime non si arresta e i problemi sono ben lontani dall’essere risolti.

Il governo centrale tentenna nel nominare un nuovo Commissario alla sanità; un atteggiamento incomprensibile data l’emergenza in corso. Il commissariamento, in tutti questi anni, è stato caratterizzato da una ricerca penosa di soluzioni che non si sono mai trovate (o non si è voluto trovarle). Si è pensato, per modo di dire, solo al risanamento dal dissesto economico-finanziario della sanità, senza minimamente preoccuparsi delle necessità dei molisani. Obiettivo fallito, senza ombra di dubbio, dai vari esecutivi regionali che si sono succeduti nel tempo, rei di aver portato avanti una gestione circense della sanità pubblica.

Tra mille equilibrismi e campanilismi il castello di carta è crollato. La verità, è che a Roma non interessa nulla delle sorti del piccolo Molise, regione che esiste solo quando tira aria di elezioni. Gli stessi molisani, disillusi e rassegnati, se possono, vanno a curarsi altrove o, in ‘extrema ratio’, smettono di curarsi. Un’ingiustizia bella e buona visto che si continua a pagare per un servizio, costituzionalmente esigibile, ma tutt’altro che garantito.

La stampa nazionale e le trasmissioni di approfondimento non possono accendere i fari sul Molise solo nel momento in cui il bubbone è esploso, troppo comodo ricordarsi della nostra regione sono in tempi di ‘guerra’. Se siamo arrivati a questo punto, è anche a causa dei lunghi silenzi e dell’indifferenza degli stessi attori che oggi si ergono a difensori della causa molisana. Per anni la nostra regione è stata snobbata e ora, non si puo’ pretendere di risolvere tutti i mali che affliggono la nostra terra con uno schiocco di dita. Se l’emergenza è difficile da gestire in tutte le regioni, figuriamoci per il Molise che era già in una condizione disastrosa.

Questa pandemia prima o poi svanirà, ma intanto ci costringe a ripensare tutto. Non ci sono più scuse, non si puo’ più rinviare a domani quello che va fatto oggi. Se il governo nazionale non decide di affrontare il caso Molise e risolverlo con decisione, le nubi nere all’orizzonte non si diraderanno tanto facilmente.