di Pietro Tonti

Riunione di maggioranza ieri in regione. Il centro destra coeso prepara il diktat al Presidente Toma, per tentare di ricucire gli strappi degli ultimi tempi e la divisione oramai evidente tra il governatore e il suo gruppo di lavoro in consiglio.

Insopportabile per il Presidnete della Prima Commissione consiliare Andrea Di Lucente, per il Presidente del Consiglio regionale Salvatore Micone e la Segretaria di presidenza del Consiglio regionale Aida Romagnuolo la nomina di Marone quale quinto assessore in giunta. Il rischio per il presidente Toma che d’ora in poi ogni proposta in Consiglio gli venga bocciata dalla sua stessa maggioranza, rendendo di fatto impossibile amministrare.

Lo sanno anche i membri della Giunta regionale e, nella mattinata di ieri il grande tessitore Vincenzo Cotugno stava reggendo il filo della ricucitura da questo enorme strappo politico nel centro destra, quando la riunione di maggioranza è stata interrotta bruscamente dall’evento tragico e luttuoso che ha colpito l’assessore Cotugno e la famiglia Patriciello per la prematura scomparsa di Stefano Patriciello.

Da quanto emerge dalle indiscrezioni, quattro Consiglieri sarebbero stati incaricati di redigere un documento. Le richieste saranno consegnate al presidnete, si tratterebbe di 4 punti chiave indispensabili per il proseguo dell’attività amministrativa. Tra questi, al primo punto vi sarà quasi certamente la richiesta di eliminare il quinto assessore in giunta, gli altri tre riguarderebbero una maggiore concertazione e dialogo con i consiglieri di maggioranza, per offrire a tutti la possibilità di contare per il loro ruolo specifico.

Non sappiamo quale possa essere l’evoluzione di tale missiva e se il Presidente tornerà sui suoi passi per accontentare i suoi più stretti collaboratori.

Era stato lui stesso qualche giorno fa a chiedere a tutti gli esponenti di centro destra cosa fare, ponendosi a loro disposizione per cercare di far ritornare la situazione politico amministrativa ad una parvenza di normalità.

Appare difficile comunque, qualora la richiesta dei consiglieri di centro destra insista nella volontà di togliere a Marone l’assessorato in quota Lega che il Presidnete possa fare un dietro front, facendo un mea culpa e slegandosi dalla Lega. D’altro canto, andare al voto oggi sarebbe consegnare nelle mani dei pentastellati la regione Molise, caso unico in tutta Italia dove i five stars perdono consensi, qui nel Molise li guadagnerebbero. Il tutto rimandato alla riunione di maggioranza di venerdì prossimo.