Calenda: “Apprendo con soddisfazione l’estraneità alla vicenda del neo commissario alla sanità molisana, il generale Giustini, in merito allo stop al servizio di trasporto dializzati della provincia di Isernia a partire dal prossimo 1° gennaio. Tale provvedimento, secondo quanto riferitomi stamane dagli stessi vertici dell’Asrem, sarebbe stato adottato dalla stessa Azienda Sanitaria, senza che il commissario ad acta fosse informato. Se di equivoco si è trattato, però, questo è legato alle modalità e alla tempistica con cui l’Asrem ha comunicato la mancata proroga del servizio agli interessati per via telefonica e, per di più, solo lo scorso 24 dicembre. Sono certa che, qualora tale informazione fosse stata inoltrata qualche settimana fa e, soprattutto, per iscritto, attraverso raccomandata con ricevuta di ritorno, tutto questo non sarebbe accaduto. In tal modo, probabilmente, si è preferito demandare la responsabilità, additandola al commissario Giustini. Resta il fatto che, ad oggi, gli stessi 27 dializzati ancora non ricevono nessuna comunicazione scritta della cessazione del suddetto servizio.

Appurato che tale provvedimento non sia partito dal generale Giustini chiedo allo stesso di intervenire, appena prenderà pieno possesso del suo ruolo, per risolvere tale problematica, affinché l’Asrem faccia dietrofront e torni a prestare assistenza domiciliare soprattutto ai malati che non sono autonomi. In questi giorni ho più volte ascoltato dirigenti dell’Azienda Sanitaria Regionale sostenere che attraverso la revoca del servizio e il rimborso di un quinto del carburante ai dializzati che quotidianamente devono raggiungere l’ospedale, è stato uniformato il servizio in tutta la regione. A mio parere, però, si tratta di un livellamento verso il basso, eliminando una prerogativa del Distretto di Isernia che sarebbe potuto essere preso d’esempio negli altri territori.

Chiudo questa nota sollecitando chi continua a creare dissapori e bagarre all’interno della Lega molisana affinché, al posto di continuare a scrivere comunicati polemici e inutili, si adoperi concretamente per i molisani. Le soluzioni ai problemi di questa regione non possono essere trovate pubblicando post o scattandosi selfie sui social network.”