Riceviamo e pubblichiamo, il comunicato del presidente Micone e del consigliere Di Lucente sull’ordine del giorno a salvaguardia della questura di Campobasso
“I grillini fanno solamente l’interesse del governo nazionale e non quello dei molisani. Quando si tratta di votare per ottenere qualcosa a favore della regione e a discapito del governo centrale loro voltano le spalle alle stesse persone che li hanno eletti, come se non fossero loro rappresentanti. E’ successo nella lotta per salvare la questura di Campobasso. La prossima volta su cos’altro abbandoneranno i molisani?”.
Duro affondo del presidente del consiglio regionale Salvatore Micone e del capogruppo dei Popolari per l’Italia Andrea Di Lucente, firmatari di un ordine del giorno di impegno nei confronti del presidente Toma e della giunta regionale per individuare la strada migliore a tutela della questura di Campobasso, declassata all’ultima fascia nella bozza di riordino prevista dal ministero dell’Interno.
“In consiglio si è svolto un dibattito che ha contribuito ad arricchire l’ordine del giorno, inserendo appositi impegni anche per aumentare la pianta organica di Carabinieri e Guardia di finanza. Ciò che ci ha meravigliato – proseguono i due esponenti di maggioranza – è stato l’atteggiamento dei grillini. Pur di non contraddire il governo centrale, temendo che un loro voto avrebbe avuto ripercussioni a livello nazionale in questo momento delicato della già scricchiolante unione con la Lega, hanno tradito i molisani e votato contro l’ordine del giorno. Hanno detto che si tratta solo di un cambiamento tecnico, ma non è così. La perdita del questore e il declassamento avrà ripercussioni a lungo termine sul numero di forze di polizia che verranno destinate al Molise, per non parlare del segnale lanciato a tutta una regione. Ci hanno detto che non ci considerato, che la protezione dei molisani dalle infiltrazioni malavitose non interessa a nessuno. Dopotutto, non interessa nemmeno agli stessi consiglieri regionali grillini!”.
Campobasso, 13/02/2019