Un nuovo modello di “arena” in cui gli animali possono essere seguiti in tutti i loro movimenti.
Un supporto alla ricerca nel campo delle malattie neurologiche
Una parte fondamentale della ricerca nel campo delle malattie neurologiche è costituita dallo studio di come gli animali da laboratorio si muovono, e come il loro movimento venga alterato quando sono affetti da patologie che rappresentano un modello di quelle umane. Dall’I.R.C.C.S. Neuromed arriva ora un contributo importante in questi studi.
“Per aumentare la precisione e l’affidabilità di questi studi – dice Vittorio Maglione, del Laboratorio di Neurogenetica e Malattie Rare – il Laboratorio di Robotica e Sistemi Intelligenti ed il Laboratorio di Neurogenetica e Malattie Rare hanno sviluppato un nuovo modello di ‘arena’ nella quale gli animali possono spostarsi liberamente mentre tutti i loro movimenti vengono monitorati, registrati ed analizzati automaticamente.”
Nell’ottica di una delle principali missioni degli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, il trasferimento tecnologico delle ricerche, quell’arena è ora diventata un brevetto di invenzione industriale.
“L’arena – dice l’ingegner Daniele Cafolla, responsabile del Laboratorio di Robotica e Sistemi Intelligenti del Dipartimento di Innovazione in Ingegneria e Fisica – è uno spazio in cui gli animali vengono monitorati costantemente in un ambiente controllato tramite sensoristica. Naturalmente una telecamera riprende ogni loro spostamento, ma il punto di forza del nostro progetto è il pavimento: attraverso l’adozione di specifici materiali e dispositivi, abbiamo realizzato un pavimento sensibile al movimento, capace di rilevare la pressione di ogni singolo passo per ciascuna zampa. In altri termini, possiamo registrare ed analizzare con precisione non solo come l’animale si muove, ma anche come posa ciascuna zampa sul terreno. Questo permette di indagare tutte le irregolarità indotte da una patologia. Dobbiamo anche sottolineare che l’arena è modulare, quindi può essere montata in forme e dimensioni diverse a seconda delle necessità specifiche dei ricercatori.”
“I disturbi del movimento – dice Alba Di Pardo, del Laboratorio di Neurogenetica e Malattie Rare – costituiscono una parte importantissima nel quadro delle patologie neurodegenerative, come ad esempio la malattia di Huntington o il Parkinson. Analizzare con precisione i movimenti degli animali permette di approfondire le cause di queste malattie e di provare con maggiore efficacia nuovi interventi terapeutici”.