Dai sondaggi di Winpoll sugli scenari politici nazionali il centrodestra sarebbe al 31,6 % ed il centrosinistra al 30,6 % per cui la prossima “partita” politica è tutta da giocare. Primo partito il PD (27 %) seguito a ruota da M5S (26,2 %)

Incertezza assoluta ! E contendenti praticamente spalla a spalla nella volata finale che si preannuncia quanto mai incerta sino all’ultimo respiro, alias sino all’ultimo voto per le prossime politiche, senza alcuna certezza preventiva per alcuno.

E’ quanto emerge dai sondaggi nazionali di questi ultimi giorni, esattamente di giovedì 19 ottobre, condotti da Winpoll circa i futuri scenari politici italiani. Stando a quanto venuto fuori ci sarebbe uno scarto minimo dell’1 % complessivo tra centrosinistra e centrodestra, con ridotta preferenza per quest’ultimo e col Movimento Cinque Stelle di Grillo che da solo si assesterebbe al 26,2 %, così da diventare il secondo partito nazionale subito dopo il Partito Democratico, accreditato del 27 %. Ma veniamo a quanto dicono i sondaggi dell’ultima ora.

Partiamo dal centrosinistra : il PD, come detto, starebbe al 27 % delle preferenze degli italiani e quindi primo partito nazionale, Alternativa Popolare al 2 %, Componente Progressista 0,8 % ed altri di centrosinistra allo 0,8 %. Il totale del centrosinistra arriverebbe così al 30,6 %. Passiamo al centrodestra: Lega Nord è accreditata del 13,5 %, Forza Italia del 12,6 %, Fratelli d’Italia del 6,3 % ed altri sempre del centrodestra dell’1,2 % per cui sommando il tutto si arriverebbe al 31,6 %, ossia un 1 % in più per il centrodestra. A tale quadro vanno poi aggiunti, ed ovviamente considerati, i dati di altri partiti di sinistra non confluenti nel centrosinistra come Articolo 1 accreditato dell’1 %, MDP del 4,2 %, Sinistra Italiana dell’1,9 %, Rifondazione Comunista dell’1,2 % ed altri del 2,3 %.

Incertezza assoluta perciò e prossime politiche nazionali che si preannunciano quanto mai tirate ed incandescenti sino all’ultimo voto depositato dall’ultimo (in ordine di tempo) degli elettori nell’urna elettorale.

Tonino Atella