Momento di silenzio assoluto al Consorzio di Bonifica di Venafro, ente -si ricorda- commissariato dai primi dell’anno per procedere alla rielaborazione degli statuti consortili dell’intero Molise.

Stante l’iter politico/amministrativo in corso per tali procedure, ecco la prima e più sostanziale istanza che arriva da tanti consorziati dell’ente di Via Colonia Giulia e che ripropone un tema determinante per il futuro di tale istituzione : l’eliminazione delle fasce, ossia la cancellazione della suddivisione dei consorziati in quattro fasce a seconda dell’entità dei tributi versati ed il loro raggruppamento in un unico elenco con assoluta uguaglianza e parità.

“Oggi che si sta mettendo mano agli statuti consortili dell’intero Molise -affermano tanti consorziati di Venafro, Sesto Campano, Pozzilli e Montaquila, i centri che compongono il territorio del Consorzio dell’estremo Molise occidentale-  e che si sta decidendo il futuro di tali enti, è il caso di procedere ad innovazioni sostanziali per garantire piena e sicura democrazia partecipativa.

Chiediamo cioè che il nuovo statuto del Consorzio di Bonifica della Piana di Venafro che la Regione si appresta a varare non preveda più la suddivisione dei contribuenti consortili in quattro fasce in base ai tributi versati, bensì che tutti gli iscritti negli elenchi consortili siano su un piano di perfetta uguaglianza e parità politico/amministrativa, a prescindere dall’entità dei tributi annualmente versati.

Oggi invece chi versa di più, fruisce di diritti tali che sono assai simili ad autentici privilegi. Si pensi che i maggiori contribuenti, che si contano con le dita di una/quattro mani, sono raggruppati in un’unica fascia, fruiscono di diritti maggiori e storicamente hanno sempre condizionato la vita amministrativa dell’ente, e continuano a farlo per i sostanziali privilegi che lo statuto attuale concede loro.

Alla stragrande maggioranza di tutti gli altri contribuenti consortili, e parliamo di diverse migliaia di soggetti, lo statuto vigente riserva le briciole in termini politico/amministrativi, tanto che le loro dirette responsabilità nell’amministrazione dell’ente sono ogni volta ridotte al lumicino. Non è questa, crediamo, vera democrazia ! In pieno terzo millennio è il caso finalmente di rimuovere tali odiose ed antidemocratiche sperequazioni, garantendo uguaglianza e parità a tutti senza alcun distinguo.

Del resto Berlusconi, Montezemolo e tant’altri “Paperoni” italiani il cui 730 è corposo e sostanzioso, una volta nella cabina elettorale valgono “ uno “ in termini di voti al pari dell’anziano che sopravvive con 500 euro al mese !

Perché non deve essere altrettanto anche per il Consorzio di Bonifica di Venafro ? Auguriamoci perciò che dalla Regione Molise arrivi finalmente il segnale tanto atteso e desiderato perché si respiri aria nuova e democratica nell’ente di via Colonia Giulia.

Siamo in tanti a chiedere di partecipare ed offrire il nostro contributo di proposte, idee ed impegno ; speriamo finalmente di essere messi  nelle condizioni per farlo !”.