E’ interesse comune la difesa degli agricoltori e dell’intero settore.

Tra questi, gli allevatori di bufale e l’intera filiera agricola di produzione della “Mozzarella di bufala campana Dop” (delle regioni Lazio, Campania, Puglia, e Molise);

Da questo settore provengono le continue denunce alle istituzioni ed alle autorità competenti: il latte di bufala prodotto in Italia, e destinato alla trasformazione di “Mozzarella di bufala campana DOP”, è nettamente inferiore ai quantitativi di mozzarella di Bufala, sia “DOP” che “non DOP”, commercializzata  dai caseifici.

Tale prodotto, inoltre, è commercializzato spesso a prezzi irrisori, rispetto al costo di produzione, cosa che determina una conseguente alterazione del mercato;

Ricordiamo tutti che, per poter utilizzare la Denominazione d’Origine Protetta, la mozzarella di bufala campana deve essere prodotta solo con latte fresco proveniente dalle seguenti regioni: Lazio, province di Roma, Frosinone e Latina, Campania, province di Caserta, Benevento, Napoli e Salerno, Puglia, province di Foggia e Molise, provincia di Isernia.

 

 

Osservato, a tal proposito, che per contrastare efficacemente le sofisticazioni e le problematiche connesse e consequenziali, sono necessarie, da parte delle Asl e dei Nuclei antisofisticazione, azioni permanenti di controllo della filiera della “Mozzarella di bufala campana DOP” e del sistema di produzione e di commercializzazione dei latticini di latte di bufala “non DOP”.

Lo scorso 4 maggio l’Assemblea del Consorzio per la tutela del formaggio “Mozzarella di Bufala campana DOP”, ha deliberato una nuova proposta di modifica al disciplinare della predetta mozzarella.

Nelle modifiche troviamo la possibilità di introdurre, nel metodo di elaborazione della stessa, il condizionamento e la commercializzazione a temperature negative di -18 gradi centigradi (congelamento del prodotto), anche senza liquido di governo, con obbligo di effettuare tale processo senza soluzioni di continuità nel corso della sua produzione e nello stesso stabilimento,sia la realizzazione dei filoni da un chilo marchiati mozzarella di bufala Campana DOP.

Inoltre, con tali modifiche, il processo produttivo perde le caratteristiche di formaggio “fresco” con massificazione e dequalificazione del prodotto, mentre con l’introduzione nel ciclo produttivo del congelamento, non vengono tutelate le aspettative dei consumatori  finali rispetto  al prodotto, il quale suscita nell’immaginario collettivo un’idea di freschezza e alta qualità.

Tale proposta, che è stata già trasmessa al Ministero delle Politiche Agricole per l’approvazione e la ratifica delle modifiche del disciplinare, non rispetta le proprietà e la storia di questo antichissimo prodotto rurale del Mezzogiorno d’Italia , contrastando di fatto con la particolarità della mozzarella di bufala Campana DOP, ormai un bene immateriale di proprietà dello Stato Italiano e per esso del Ministero delle Politiche Agricole, essendo il frutto del lavoro e dell’esperienza degli agricoltori e trasformatori italiani.

In particolare, la zona geografica di produzione che comprende anche la Regione Molise, e nello specifico la provincia di Isernia, ci impone di attivarci in maniera coesa ed efficace, dando il dovuto sostegno agli operatori del settore e all’intera filiera produttiva.

Appare pertanto necessario difendere gli operatori del settore che producono il latte in seno all’areale della suddetta DOP, intraprendendo, dal nostro canto, ogni utile azione istituzionale tesa ad evitare ogni nuovo tentativo di “industrializzare” un prodotto la cui qualità è dipesa dalla rigidità del disciplinare produttivo che ne ha impedito, nel corso degli anni, ogni forma di “svilimento” del marchio.

In particolare, con quest’ordine del giorno, si intende porre in essere ogni azione utile a sensibilizzare il Ministro delle Politiche Agricole a dichiarare ufficialmente la propria contrarietà alle proposte di modifica del disciplinare di produzione della “Mozzarella di Bufala DOP” così come richiesto dal Consorzio di Tutela MBC DOP.

Sottolineando che tale azione si colloca favorevolmente in quell’alveo d’iniziative che il Governo nazionale si è impegnato ad assumere in seguito alle risoluzioni approvate dalla Camera dei Deputati lo scorso 22 giugno 2016, a seguito dell’esame della Relazione sulla contraffazione nel Settore della “Mozzarella di Bufala Campana”.

La Commissione Parlamentare d’Inchiesta sui fenomeni della contraffazione, della pirateria in campo commerciale e del commercio abusivo, della Camera dei Deputati, ha impegnato il Governo pro-tempore ad intraprendere ogni iniziativa utile per rafforzare i controlli sugli operatori della filiera produttiva della Mozzarella di Bufala in Italia.

 

Il Consigliere     

Capo Gruppo “Rialzati Molise”

Vincenzo COTUGNO

 

  _______________________