di  Tonino Atella

Un grosso sospiro di sollievo per Venafro e i venafrani. E’ stato appena costituito il comitato per approntare i festeggiamenti religiosi e civili in onore dei Santi Martiri della città Nicandro, Marciano e Daria, ricorrenza che cade per tradizione il 16, 17 e 18 giugno e che viene comunemente definita Festa di San Nicandro, dal nome del Patrono della città e Protettore della Diocesi d’Isernia/Venafro, San Nicandro appunto. Questi, si ricorda, era Ufficiale dell’esercito romano unitamente al fratello Marciano e nel terzo secolo dopo Cristo venne inviato nell’importante Colonia Julia di Venafro perché la popolazione del posto tornasse al paganesimo abiurando il Cristianesimo, che andava prendendo piede e che in tanti professavano anche nelle province.

Una volta raggiunto Venafro però Nicandro e Marciano unitamente a Daria, moglie del primo, si convertirono a loro volta al nuovo credo, il Cristianesimo appunto, sino ad affrontare in tutta convinzione la lama del boia pagano nel 303 d.C. ai tempi dell’Imperatore Diocleziano, sotto il quale si ebbero le terribili persecuzioni dei cristiani da parte dell’antica Roma prima che il successivo Imperatore Costatino ponesse fine alle stesse persecuzioni. Di tutto questo Venafro e i venafrani da secoli portano preciso ricordo ed ogni anno celebrano con solennità, fede e tanta partecipazione popolare i loro Santi Martiri, che anche per il 2019 verranno degnamente onorati e commemorati attraverso il trittico festivo civile/religioso di metà giugno, per il quale si appresta ad attivarsi -come scritto- apposito comitato festivo presieduto dal presidente della pro loco Giustino Guarini e composto da ambosessi di ogni età della città.

A giorni quindi gli organizzatori del trittico festivo patronale del 16, 17 e 18 giugno prossimi prenderanno a raggiungere le case dei venafrani, le attività commerciali e le imprese per raccogliere le libere offerte della gente con cui approntare i tanto attesi festeggiamenti di metà giugno.