Covid, contagi in aumento in 5 Regioni: quali rischiano la Zona Gialla prima di Natale
Preoccupa la ripresa dei contagi e gli epidemiologi prevedono una imminente accelerazione nella diffusione dei nuovi casi di Covid: sono cinque le regioni a rischio che potrebbero arrivare ad un’incidenza di 250 casi ogni 100.000 abitanti. E si tratta di dati che potrebbero portare allo spostamento di una o più Regioni in zona Gialla.
I dati sono quelli diffusi dal Gruppo di Lavoro MADE dell’Associazione Italiana di Epidemiologia. Secondo gli epidemiologi, l’RDt è superiore all’1 in tutte le Regioni. I dati suggeriscono che nei prossimi giorni possa verificarsi una significativa accelerazione della diffusione del virus con un considerevole incremento dei nuovi casi di Covid.
Le proiezioni portano a credere che nei prossimi 14 giorni il valore dell’incidenza settimanale possa arrivare a 250 casi ogni 100.000 abitanti. E se all’aumento dei nuovi casi potrebbe coincidere un aumento dei contagi, con una o più regioni che potrebbero passare in zona Gialla prima di Natale.
Chi rischia la zona Gialla prima di Natale
Rischiano di passare in Zona Gialla prima di Natale il Friuli Venezia e la Provincia Autonoma di Bolzano, dove incidenza e ricoveri sono ormai nei pressi dei limiti massimi fissati. Per quanto riguarda l’incidenza, anche il Veneto è una Regione sotto osservazione, mentre per quanto riguarda i ricoveri preoccupa anche la Calabria.
Fedriga: “La Regione andrà in zona Gialla, il passaggio alla zona Arancione sarebbe drammatico”
“Non possiamo fare pagare il prezzo di eventuali nuove chiusure ai vaccinati, che hanno difeso se stessi e gli altri, partecipando alla campagna vaccinale“, ha dichiarato il Presidente del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga pronosticando l’imminente passaggio del Friuli Venezia Giulia in zona Gialla. “Siamo a un passo dalla zona gialla e questo è dato dal numero dei ricoveri anche in area medica, molto vicino al 15%. Il Friuli Venezia Giulia andrà in zona gialla, ma per fortuna questo prevede misure ancora molto contenute. Tuttavia, il passaggio alla zona arancione sarebbe drammatico per l’economia, è una cosa che non possiamo e non dobbiamo permettere“.