Si è tenuta oggi, presieduta dal Presidente Salvatore Micone, la seduta monotematica del Consiglio regionale dedicata al sisma che ha interessato alcune aree del Molise nelle scorse settimane.  Il Presidente Micone nel convocare per oggi una seduta d’urgenza dell’Assise regionale, aveva accolto una richiesta in tal senso giuntagli nei giorni scorsi dal Presidente della Giunta Donato Toma  che sul tema intendeva informare i vari Consiglieri dei vari aspetti della situazione di disagio che ha interessato una vasta area del Molise.

Il Presidente del Consiglio regionale, nell’introdurre l’argomento, ha rilevato che dagli eventi sismici del 2002 “quando si parla di terremoto nel popolo molisano, si animano ricordi vivi ed indelebili, accompagnati dall’angoscia dell’impossibilità di non poter tornare indietro e cambiare le cose”, e ha ricordato come “ad oggi il bilancio delle scosse sia ancora in continuo aggiornamento”.

“Pertanto, in questa fase di allerta così delicata -ha sottolineato ancora il Presidente- le istituzioni hanno il compito sociale, politico e morale di dover lavorare attraverso azioni ed interventi pronti, immediati e concreti per far fronte all’emergenza e per poter realizzare nell’immediato operazioni di prevenzione e di messa in sicurezza, in modo tale da evitare conseguenti danni alle persone e alle cose”.

E’ stata la volta quindi del Presidente Toma che nel suo lungo ed articolato intervento ha ripercorso i  momenti immediatamente successivi alla prima scossa sismica, evidenziando le azioni poste in essere in accordo con il Dipartimento nazionale della Protezione Civile, con il Servizio regionale di Protezione Civile, con le diverse Istituzioni preposte, con i Vigili del Fuoco, con le altre forze dell’ordine e naturalmente con i Sindaci e le varie organizzazioni anche di volontari presenti o intervenuti a seguito dell’evento sul territorio. Persone che il Presidente della Regione ha voluto ringraziare per il grosso impegno profuso in sostegno, assistenza e protezione della popolazione coinvolta. Toma, dunque, ha spiegato su quanto fatto quale Coordinatore regionale delle azioni di Protezione civile, di concerto anche con le Prefetture di Campobasso e Isernia e con le altre Istituzioni competenti, per gestire le diverse fasi dell’emergenza.

Particolare attenzione il Presidente ha voluto riservare nella sua relazione  ai controlli eseguiti sui viadotti della Bifernina che insistono sull’invaso del Liscione, “Molise 1” e “Molise 2”, per i quali l’ANAS ha provveduto a verificare lo stato dei piloni e dei diversi strati del manto stradale. Come pure, nello stesso tempo, i tecnici di Molise Acque hanno provveduto a svolgere un’attenta ricognizione  dello stato della Diga del Liscione. Il tutto al fine di assicurare la sicurezza per  la mobilità dell’area e delle popolazioni che abitano il territorio a valle dell’invaso.

Il Presidente della Regione ha poi voluto ringraziare il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte,che in una telefonata fattagli poco dopo le prime scosse,  ha espresso vicinanza alla popolazione colpita e ha assicurato il proprio sostegno e la disponibilità a porre in essere gli atti necessari ad aiutare il Molise. Toma ha inoltre richiamato la delibera assunta dal suo Esecutivo per la richiesta rivolta al Governo nazionale del riconoscimento dello stato di emergenza per l’intero territorio della Regione interessato dagli eccezionali eventi sismici e per lo stanziamento delle risorse finanziarie da destinare all’avvio delle attività di soccorso, assistenza alla popolazione e degli interventi urgenti nelle more della ricognizione in ordine agli effettivi fabbisogni.

E’ seguito quindi un dibattito cui hanno preso parte i Consiglieri Romagnuolo Nicola, Facciolla, Romagnuolo Aida, Primiani, Tedeschi, Matteo, Fanelli, Calenda, De Chirico, Scuncio, Fontana, Cefaratti, Manzo, Greco, Nola, Pallante.
Nei vari interventi è emerso apprezzamento da tutte le forze politiche per le azioni tempestive messe in campo dal Presidente Toma, dall’Esecutivo e dagli altri operatori competenti nella gestione della prima emergenza. Come pure dai diversi Consiglieri è giunta, oltre alla solidarietà per le popolazioni, un ringraziamento alle istituzioni coinvolte, ai Sindaci, alle strutture nazionali e regionali di Protezione civile, alle forze dell’ordine e alle associazioni di volontariato ecc..

Sostegno è stato espresso per la richiesta di stato di emergenza avanzata alla Regione Molise. Parzialmente diversificata è stata, invece, la posizione tra gli esponenti di maggioranza e quelli delle minoranze su alcuni punti relativi alla delimitazione dell’area di circoscrizione dell’emergenza e per il prosieguo della gestione delle varie fasi dell’emergenza e quindi dell’utilizzazione delle risorse finanziarie relative.

L’Assemblea ha di seguito votato a maggioranza un Ordine del Giorno presentato dai Consiglieri Pallante, Micone, Scuncio, Tedeschi, Matteo, D’Egidio, Cefaratti, Calenda e Romagnuolo N., che nel dare il proprio sostegno all’azione condotta dal Governo regionale, lo impegna anche a porre in essere “le iniziative e le procedure giuridico-amministrative utili e necessarie per proseguire nell’intento dichiarato e manifesto di voler attivare da subito e concretamente un programma di interventi volti alla verifica, messa in sicurezza ed agli eventuali adeguamenti delle strutture ed infrastrutture pubbliche e private, con particolare riguardo agli edifici cosiddetti “strategici” e al patrimonio e edilizia scolastica, ottenendo da subito, così come espressamente dichiarato dalla stessa Giunta regionale, il riconoscimento dello stato di emergenza e quindi la definizione di un piano complessivo di interventi condiviso con il Governo nazionale”.
Hanno espresso voto sfavorevole all’OdG i Consiglieri del Gruppo PD, Facciolla e Fanelli, e quelli del Gruppo M5S, Greco, Manzo, De Chirico, Primiani, Nola e Fontana. I Consiglieri di questi due gruppi avevano rispettivamente presentato due Ordine del Giorno dello stesso oggetto, ma con dispositivo in parte differente, che però non sono stati approvati dall’Aula.

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In apertura di seduta il Presidente Micone, ricordando come “il tragico evento del crollo del ponte Morandi di Genova ha colpito fortemente la sensibilità di tutti i molisani”, ha chiesto Aula, che ha accolto la proposta con commossa partecipazione, di osservare un minuto di silenzio in ricordo delle vittime. “Donne e uomini che -come ha sottolineato ancora il Presidente Micone- hanno avuto tragicamente spezzata la vita mentre percorrevano un’infrastruttura pubblica in piena serenità e fiducia”.