Con 10 no, 7 sì e 4 astenuti è stata respinta la mozione di sfiducia contro il presidente della Regione Molise Paolo di Laura Frattura. Lo ha deciso l’Assemblea del Consiglio regionale del Molise dopo circa quattro ore di discussione. Frattura a inizio discussione ha annunciato la sua astensione al voto. “Ho detto che mi sono stati chiesti soldi e lo confermo”, ha detto Frattura.

Alle 13.30 è finita la discussione generale e si è passati alle dichiarazioni di voto. A votare a favore sono stati i due consiglieri del Movimento Cinque Stelle Antonio Federico e Patrizia Manzo, il consigliere Michele Iorio, la consigliera Angela Fusco Perrella, il consigliere Nicola Cavaliere e i due fuoriusciti dalla maggioranza Massimiliano Scarabeo e Francesco Totaro. Quattro le astesioni: quella del presidente Paolo Di Laura Frattura, e a sorpresa dei consiglieri Vincenzo Niro, Giuseppe Sabusco e Michele Petraroia.

Votano a favore di Frattura: Nunzia Lattanzio, Vittorino Facciolla, Domenico Ioffredi, Domenico Di Nunzio, Carmelo Parpiglia, Salvatore Ciocca, Cristiano di Pietro, Filippo Monaco, Vincenzo Cotugno e Salvatore Micone.

Immediatamente dopo la votazione ha chiesto la parola, per fatto personale, il Consigliere Scarabeo per controbattere ad alcune affermazioni rivolte nei suoi confronti nel corso del dibattito sulla mozione di sfiducia.

Nel corso della mattinata si sono alternate le varie dichiarazioni dei consiglieri regionali in Aula di cui riportiamo degli estratti:

Le motivazioni di Michele Iorio sull’adesione alla mozione di sfiducia “in politica non esistono vendette, non esiste il concetto di lesa maestà, non è possibile mettere il bavaglio”

Oltre a testimoniare e definire innocenti gli accusati ha fatto emergere una volontà del presidente di coinvolgere nella sua famosa denuncia anche una parte politica nella fattispecie il sottoscritto definito come il mandante morale e a capo di una associazione a delinquere e che avrebbe condizionato l’andamento della politica molisana e lo stesso frattura nel suo agire quotidiano. Siamo in presenza per la prima volta nella storia di un capo di un esecutivo che accusa apertamente con chiarezza un suo oppositore che insieme ai suoi amici porta a un agire al di fuori di ogni regola e dedito all’estorsione. La gravità delle affermazioni oltre che non avere precedenti nella loro reale interpretazione che credo che siano una innovazione tra maggioranza-opposizione. E’ un modo per limitare il potere della minoranza e coinvolgere la magistratura in fatti esclusivamente a carattere politico. Tutti dovrebbero stare attenti ad esprimersi quindi perché potrebbe essere motivo estorsivo nei confronti del Presidente. A capo di tutto ciò dovrebbe esserci il sottoscritto accusato di una serie di nefandezze che non trovano nessun riscontro persino negli atti giudiziari citati. Una denuncia in cui abbiamo appreso che si è esaurita perché non presa in considerazione dal pm di Bari, Diella, e nemmeno dal procuratore D’Alterio. L’associazione a delinquere è stata esclusa quindi le affermazioni del presidente sono gravi e che dimostrano tesi ancora da dimostrare. Posso dire che qualcosa non ha funzionato in tutto questo intersecarsi di vicende giudiziarie. Questo fa capire il livello a cui siamo arrivati e quando tutto questo diventa verità per Frattura e quindi spostando l’attenzione sull’associazione a delinquere, quando lo si denuncia in tribunale bisogna trovarne le motivazioni reali. Quali erano gli obiettivi? Via giudiziaria per risolvere una questione politica. Una via singolare se non censurabile. Per me si tratta di una via che voleva inserire aspetti politici negli aspetti giudiziari che è la contraddizione più forte che in politica si possa avere. La polemica costruisce il consenso non le estorsioni. Un’attività politica di contrapposizione deve avere garanzie per potersi esprimere. Non si può travisare il rapporto e il ruolo politico. Questo ci ha spinti a chiedere la mozione di sfiducia, perché manca oggi la possibilità di avere un sereno dibattito. In politica non esistono vendette, non esiste il concetto di lesa maestà, non è possibile mettere il bavaglio”.

Consigliere Ciocca “in Molise non esistono metodi tradizionali di correttezza”

Le ultime parole di Iorio che insieme ai M5S si è accodato alla mozione di sfiducia. Antisistema che ancora fa parte del sistema del Molise. Ingiusto proponimento che vuole unire cose che hanno bisogno di discussioni diverse. Non c’è nulla che possa motivare questa mozione di sfiducia. In Molise non esistono i metodi tradizionali della correttezza, della gestione, una maggiore serietà dell’opposizione ai problemi reali dovrebbe essere vagliata. E’ troppo scegliere i leader in rete e poi tirarsi indietro di fronte a un confronto (riferimento a Di Maio che ha ritirato il confronto con Renzi, ndr). Che cosa avete fatto voi per questa regione rispetto a problema personale del Presidente, vorrei capire cosa si voglia dimostrare. ascoltare parole solo per cavalcare la confusione lascia l’amaro in bocca. Avremmo dovuto parlare dei problemi del Molise. Una confusione inutile, sterile e che dimostra la vostra valenza politica (M5S)

Consigliere Niro “l’aspetto giudiziario non spetta alla politica essere giudicato”

“Sappiamo tutti che la presentazione di mozione di sfiducia rappresenta senza dubbio l’atto più grave che possa essere sottoposto al giudizio del Consiglio regionale e ciò mi crea fastidio perché dovremmo parlare di altro. Destituire un Presidente dalle sue funzioni, assegnate dal popolo, richiede l’assoluto rigore etico e intellettuale. Ed è su questo che esprimo il pensiero sui contenuti della mozione presentata. Per la particolare delicatezza del tema trattato non posso farmi condizionare da fattori politici, personalistici e comunque non corrispondenti a requisiti di obiettività che richiede. Una vicenda che lo stesso giudice sottolinea come complessa e che l’assoluzione dell’imputato non può essere considerata condanna per l’accusatore. Lo stesso Giudice lo ha afferma. Ci si trova di fronte a un quadro processuale non definito e non tale da poter dire che Frattura ha mentito alla Magistratura. L’aspetto giudiziario non spetta alla politica. La mozione così come costruita presuppone una valutazione sulla vicenda giudiziaria. In questi anni non è la prima volta che il Consiglio si misura su mozioni di sfiducia sulle vicende giudiziarie, dove è sempre prevalso il principio garantista in quanto rispettosa dall’art 27 comma 2 della nostra Costituzione: L’imputato non è considerato colpevole fino la condanna definitiva.

Consigliere Fusco Perrella “essere uomini, esercitare la democrazia, il proprio ruolo in nome della correttezza morale”

“Nella sottoscrizione della mozione abbiamo pubblicamente chiarito le motivazioni che sono diverse da quelle avanzate dal M5S, ma che ci portava ugualmente oggi qui a discutere. La vicenda di Bari non è l’elemento portante di questa mozione. Assistiamo a una deriva istituzionale negli ultimi 5 anni che ha colpito la nostra regione per tutte le scelte effettuate. La scelta di costituire la Regione Molise come parte civile nel procedimento penale, nonché del Consiglio dei ministri hanno creato ingovernabilità. Un episodio senza precedenti. Nell’istituzione democratica queste sono azioni sulle quali pensare e riflettere. La mia sfiducia è soprattutto di carattere politico-istituzionale”.

Consigliere Ioffredi “cosa significa mozione di sfiducia?”

“Mi interessa capire ‘cosa significa mozione di sfiducia’. Stiamo operando su un giudizio morale e su questo dovremmo esprimerci o favore o contro al Governo regionale? Credo che il comportamento di questo Governo e di tutta la Giunta è stato irreprensibile. Lavorato duro per salvare questa regione e adesso questo dovrebbe significare vanificare tutto. Non cadiamo in questo tranello. Portiamo avanti il nostro lavoro”.

Consigliere Scarabeo “la questione è e resta morale”

“Ad oggi i fatti ci dicono che il Governatore non ha detto la verità. Non l’ha detta ai giudici e ai molisani. Tanto che lo identifica come indagato di calunnia. Ha violato il patto con gli elettori. Voglio rimarcare che in merito a tale questione nessun condizionamento se non morale è emerso a condizionare la mia scelta. Un fatto che non giova alla democrazia che pone ancora una volta se davvero questa regione sia stata amministrata con reale e serena onesta responsabilità. Quindi non è rendere giustizia ai singoli, ma ai cittadini”.

Consigliere Totaro “dal Molise di pochi al Molise non di tutti”

“Molise del lavoro, moderno, solidale che cresceva e vivace. Cinque passi del programma elettorale che non sono stati rispettati. Se prima il Molise era di pochi ogni possiamo affermare che sicuramente non è di tutti. Un programma elettorale sottoscritto da nove forze politiche che oggi hanno preso strade diverse. E’ questa la motivazione che mi porta a non dare la fiducia a Frattura. Nulla è stato fatto. Quindi il mio voto non ha a che vedere con le vicende giudiziarie, ma una sfiducia a lei e alla sua squadra senza il coinvolgimento di chi aveva permesso la sua elezione. E con quanto accaduto in Sicilia il centrosinistra deve far squadra per realizzare cambiamenti concreti”.

Consigliere Sabusco “la sanità non può essere gestita da un medico di condotta ed ex infermiera”

“Voto la sfiducia per una questione politica legata alla sanità, per le questioni personali mi auguro si arrivi alla conclusione e solo dopo sarò in grado di esprimermi”.

Consigliere Di Nunzio “riportiamo l’attenzione sulla mozione di sfiducia”

“Momento delicatissimo a tre mesi dalle elezioni. In questo momento, comunque, riportiamo l’attenzione sulla tematica per la quale siamo in aula. Da parte mia, comunque, piena fiducia a Frattura”.

Consigliere Di Pietro “sono convinto che Frattura ha le mani pulite”

“Cambiare le carte in tavola è sbagliato. Dire che il Presidente non sia in grado di portare avanti una regione perché ‘bugiardo’ è una sillogia assurda. Non voterò mai una mozione di sfiducia su questioni che non hanno elementi sufficienti per procedere in tal senso”.