Un pomeriggio di belle idee e discorsi interessanti col convegno “Il potere dell’arte nella comunità”. E’ quanto scaturito all’oratorio Mons. Galardi della Parrocchia dei Santi Simeone e Caterina di Venafro in occasione del progetto “Star bene insieme”, promosso dai protagonisti della stessa parrocchia guidati dalla prof.ssa Alba Galardi. Ed è stata proprio la docente a premiare in apertura di lavori Mons. Claudio Palumbo, originario di Venafro e Vescovo di Trivento, per l’impegno e l’attività pastorale profusa. Quindi i lavori del convegno, coordinati dal giornalista Tonino Atella. L’apertura è stata affidata al Vescovo Palumbo, intrattenutosi su “Arte cristiana e annuncio del Vangelo”. Nel corso del proprio intervento il giovane Vescovo triventino, che ha da poco presentato l’ interessante collana “Analecta ecclesiae triventinae” edita dalla Libreria Vaticana per una migliore e più approfondita conoscenza del vasto patrimonio spirituale dell’antica Chiesa Diocesana di Trivento, il Vescovo -si diceva- si è soffermato tra l’altro sull’importanza delle immagini e quindi dell’arte sacra a sostegno della fede e della devozione popolari. E’ seguita la relazione della poetessa Maria Giusti, autrice di “Assenzio” poesie appena applaudite alla Liberty di Venafro, intrattenutasi su “L’arte come via di salvezza”. La donna ha toccato i sentimenti più profondi dell’animo umano, dando prova di tanta sensibilità. Quindi la conclusione del pomeriggio col prof. italo/americano Ron Jenkins, madre venafrana e nel proprio cuore tantissimo trasmessogli dalla madre, in primis l’attaccamento alle tradizioni tipiche venafrane, a cominciare dalle figure dei Santi Martiri della città Nicandro, Marciano e Daria e della loro storia umana e di fede. Ron Jenkins, professore di teatro all’Università americana di Wesleyan e con figlio di nome Nicandro (ovviamente …), si è soffermato sul proprio libro “La resurrezione dei Santi”, edito da Bulzoni di Roma, dicendo dei messaggi sociali, umani e religiosi trasmessi dai Martiri di Venafro, e ringraziando quanti lo hanno sostenuto nella propria produzione letteraria. In chiusura premiazioni e piacevole convivialità perché, è stato spiegato con un sorriso, “dopo aver pensato allo spirito, occorre occuparsi anche del corpo!”.