di Pietro Tonti
Si attende l’arrivo del Commissario alla sanità e sub commissario nel Molise, dopo le dimissioni di Angelo Giustini.
Il Consiglio dei Ministri potrebbe già in queste ore sciogliere la riserva e nominare quale commissario ad acta per la sanità del Molise la Dott.ssa Flori Degrassi DG dell’ASL Roma 2 uscente; sub commissario la Dott.ssa Anna Maria Tomasella, dirigente della sanità in Veneto.
Sulla De Grassi i quotidiani laziali hanno riportato ad inizio 2021 le indagini sui favoritismi nelle nomine ASL, dove con Zingaretti è finita insieme ad altri sette, anche la Degrassi nel registro degli indagati, per le accuse a seconda delle differenti posizioni che vanno dall’abuso d’ufficio, falsità commessa da pubblico ufficiale e rifiuto di atti d’ufficio.
L’inchiesta ha avuto origine da un esposto presentato da Fratelli D’Italia; si chiedeva di indagare sulla posizione di un dirigente in una Asl di un candidato che non avrebbe avuto i requisiti per ottenere il posto, ma che sarebbe stato selezionato grazie a una modifica effettuata nel bando di accesso.
A prescindere da queste accuse e indagini, dove la giustizia farà il suo corso. Sulla nomina della Degrassi 70 enne già pensionata e ripescata per competenze “presumibilmente” nella gestione sanitaria, bisogna fare alcune considerazioni.
Diversamente dalla regione Campania, dove quale commissario alla sanità è stato nominato il Presidente di regione e della Calabria dove è stato nominato un Prefetto, nel Molise la nomina della Degrassi ha assunto esclusivamente una connotazione politica.
La Flori Degrassi è esponente di Leu di quella sinistra che con l’avallo del M5S, vuole occupare militarmente la sanità in Molise.
Per quale motivo ci chiediamo, non è stata adottata la stessa logica della Calabria, regione commissariata come il Molise con la nomina di un Prefetto super partes, nella gestione della sanità molisana?
Risulta grave e un affronto ad un’amministrazione regionale di centro destra, la nomina di una commissaria politicizzata come la Degrassi. Strano che sia passata anche con l’avallo della Lega.
Cosa deve ancora scontare il Molise, per avere una nomina scevra da beghe politiche per la gestione sanitaria? I molisani si aspettano dal Governo solo efficienza e tranquillità nelle cure, in un momento storico di estrema emergenza sanitaria e, non le solite logiche partitiche.