“Prevedere l’incompatibilità tra figure istituzionali e il ruolo di commissario ad acta credo sia opportuno. A fronte dei grandi interessi, anche privati, in gioco nella sanità molisana, un controllo ed una supervisione centrali, che di per sé dovrebbero essere neutrali, sono necessari”: queste le considerazioni del presidente di Confprofessioni Molise, Riccardo Ricciardi, dopo le decisione del governo nazionale. La norma che, quindi, cancella la possibilità di nominare il governatore Donato Toma a commissario ad acta per l’attuazione del piano di rientro dal disavanzo nel settore sanitario viene considerata giusta ed equilibrata.
Nel contempo, il vertice della Confederazione appoggia la posizione del presidente della Regione di voler essere ‘controllore inflessibile dell’operato del futuro commissario’, la cui designazione, ora, risulta urgente e fondamentale per il territorio.
“E’ possibile lavorare in sinergia – ha aggiunto Ricciardi – nel pieno rispetto di quelle che sono le reali esigenze dei cittadini e di una Regione che già soffre la mancanza di infrastrutture idonee in aree morfologicamente difficili. L’obiettivo della politica molisana e nazionale dovrebbe essere unico: il benessere della popolazione, restando fermi il principio dell’autonomia della Regione ed il superando di personalismi e agevolazioni in favore di pochi”.