Abbiamo appreso dagli organi di stampa i contenuti del Programma Triennale per gli anni 2017-2019, nel quale sono inclusi i progetti di realizzazione della scuola in località Tremolicci e altre opere riguardanti scuole da riqualificare.
Sorprendentemente però la realizzazione della scuola di Località Tremolicci è stata prevista per il 2018 e non più entro settembre 2017, come sarebbe stato auspicabile dal momento che le due scuole medie, per stessa ammissione dell’assessore De Toma, non sono antisismiche e che invece i nostri figli necessitano di un luogo sicuro per assolvere al proprio impegno scolastico.
Non di meno conta l’evidente ritardo dei lavori presso la nuova scuola di San Leucio, che non sarà certamente consegnata a giugno 2017, nonostante ciò sia stato più volte assicurato, con il rischio concreto di iniziare il prossimo anno scolastico negli attuali edifici scolastici, come se nulla fosse accaduto in questi mesi.
Il Comitato, unitamente a tutti i genitori che lo rappresentano e lo appoggiano, ritiene a questo punto che l’amministrazione comunale debba decretare con ogni sollecitudine lo spostamento di tutti i ragazzi delle scuole medie “Giovanni XXIII” e “Andrea D’Isernia” in edifici sicuri, antisismici e idonei allo svolgimento sereno e regolare delle attività didattiche.
La decisione non è più prorogabile, proprio perché è ormai evidente che la tempistica per la consegna delle nuove scuole è incerta e comunque molto più lunga di quanto il 17 settembre 2016 assicurato dallo stesso Sindaco D’Apollonio, di cui tutti ricordano la fermezza nel dichiarare il proprio impegno a dimettersi se non fosse riuscito nel suo intento di mettere in sicurezza i ragazzi delle due scuole medie di Isernia entro settembre 2017.
Pur comprendendo le notevoli difficoltà nell’ottenere i finanziamenti richiesti, non possiamo che ribadire, ancora una volta, l’urgenza di una soluzione immediata, da ricercarsi verosimilmente nella locazione di spazi adeguati, esistenti e già più volte indicati, come mero esempio, nelle diverse occasioni di dialogo.
Isernia si trova nella fascia territoriale appenninica a più alto rischio sismico, la pericolosa zona 1, e semplicemente non possiamo permetterci pressapochismi, superficialità e fatalismo. Le uniche scelte responsabili sono la prevenzione, la coscienza nelle scelte attuate e azioni più rapide di quelle prospettate in un Programma Triennale, che può andar bene per il cimitero e la villa comunale, non certo per mettere in sicurezza il futuro della nostra città.
Per questo motivo il Comitato ha chiesto un incontro formale con il Sindaco D’Apollonio e l’assessore De Toma, auspicando che possa realizzarsi nel più breve tempo possibile, per avanzare eventuali proposte di soluzioni in edifici sicuri già esistenti sul territorio, con quello spirito di serena collaborazione e condivisione che ha sempre caratterizzato i rapporti con l’amministrazione di Isernia.
Si coglie inoltre l’occasione per ufficializzare l’adesione del Comitato Scuole Sicure per Isernia al più ampio progetto del Comitato Scuole Sicure Centro Italia, che comprende tutti i movimenti sorti in Marche, Abruzzo, Umbria, Lazio e Molise, un’unione che sta facendo sentire la sua potente voce agli organi di stampa locali e nazionali oltre che al Garante nazionale dell’infanzia e a Save the Children Italia. Ognuno per la sua parte e tutti uniti, pretendiamo la sicurezza nelle scuole, un diritto inalienabile e non più rinviabile.
Non di meno conta l’evidente ritardo dei lavori presso la nuova scuola di San Leucio, che non sarà certamente consegnata a giugno 2017, nonostante ciò sia stato più volte assicurato, con il rischio concreto di iniziare il prossimo anno scolastico negli attuali edifici scolastici, come se nulla fosse accaduto in questi mesi.
Il Comitato, unitamente a tutti i genitori che lo rappresentano e lo appoggiano, ritiene a questo punto che l’amministrazione comunale debba decretare con ogni sollecitudine lo spostamento di tutti i ragazzi delle scuole medie “Giovanni XXIII” e “Andrea D’Isernia” in edifici sicuri, antisismici e idonei allo svolgimento sereno e regolare delle attività didattiche.
La decisione non è più prorogabile, proprio perché è ormai evidente che la tempistica per la consegna delle nuove scuole è incerta e comunque molto più lunga di quanto il 17 settembre 2016 assicurato dallo stesso Sindaco D’Apollonio, di cui tutti ricordano la fermezza nel dichiarare il proprio impegno a dimettersi se non fosse riuscito nel suo intento di mettere in sicurezza i ragazzi delle due scuole medie di Isernia entro settembre 2017.
Pur comprendendo le notevoli difficoltà nell’ottenere i finanziamenti richiesti, non possiamo che ribadire, ancora una volta, l’urgenza di una soluzione immediata, da ricercarsi verosimilmente nella locazione di spazi adeguati, esistenti e già più volte indicati, come mero esempio, nelle diverse occasioni di dialogo.
Isernia si trova nella fascia territoriale appenninica a più alto rischio sismico, la pericolosa zona 1, e semplicemente non possiamo permetterci pressapochismi, superficialità e fatalismo. Le uniche scelte responsabili sono la prevenzione, la coscienza nelle scelte attuate e azioni più rapide di quelle prospettate in un Programma Triennale, che può andar bene per il cimitero e la villa comunale, non certo per mettere in sicurezza il futuro della nostra città.
Per questo motivo il Comitato ha chiesto un incontro formale con il Sindaco D’Apollonio e l’assessore De Toma, auspicando che possa realizzarsi nel più breve tempo possibile, per avanzare eventuali proposte di soluzioni in edifici sicuri già esistenti sul territorio, con quello spirito di serena collaborazione e condivisione che ha sempre caratterizzato i rapporti con l’amministrazione di Isernia.
Si coglie inoltre l’occasione per ufficializzare l’adesione del Comitato Scuole Sicure per Isernia al più ampio progetto del Comitato Scuole Sicure Centro Italia, che comprende tutti i movimenti sorti in Marche, Abruzzo, Umbria, Lazio e Molise, un’unione che sta facendo sentire la sua potente voce agli organi di stampa locali e nazionali oltre che al Garante nazionale dell’infanzia e a Save the Children Italia. Ognuno per la sua parte e tutti uniti, pretendiamo la sicurezza nelle scuole, un diritto inalienabile e non più rinviabile.