È stato presentato a Borgo Tufi in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Un racconto di viaggio che la direttrice di Donna Moderna compie con le sue figlie, attraverso 50 lezioni per trovare la consapevolezza di essere donne oggi e domani.

di Tonino Atella

Da Adelina Zarlenga dell’Ufficio Stampa dell’evento che segue perviene il comunicato circa un interessante appuntamento socio/culturale svoltosi a Castel del Giudice: <Da Virginia Woolf, simbolo di emancipazione sociale e culturale delle donne, Annalisa Monfreda, direttrice delle riviste Donna Moderna e Starbene, ha tratto ispirazione per dare il titolo al suo primo libro “Come se tu non fossi femmina”, presentato il 25 novembre 2018 a Castel del Giudice, nella sala convegni di Borgotufi. “Virginia Woolf parla di scrittrici che scrivono come se non fossero femmine, che esprimono la ricchezza del loro genere senza il carico di consapevolezza del loro genere”, ha spiegato Annalisa Monfreda alla giornalista Maria Stella Rossi, che l’ha intervistata davanti ad una folta platea. Un’esclusiva molisana, la presentazione del libro, edito da Mondadori, nell’albergo diffuso espressione di rinascita dei paesi delle aree interne dell’Appennino, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Un incontro molto partecipato da cui sono nati diversi spunti di riflessione, inframmezzati dall’interpretazione di alcuni brani del libro a cura dell’attrice Chiara Iannacone e dalla voce e chitarra dell’attore e musicista Maurizio Santilli. Il libro è un viaggio, un racconto di viaggio che la scrittrice compie con le sue due figlie, dispensando 50 lezioni, che diventano un modo per riflettere sull’essere donne oggi e domani. “Solo se riusciremo a crescere maschi come se non fossero maschi, potremo innescare un cambiamento. Insomma, il lavoro da fare è crescere maschi femministi”, ha spiegato Annalisa Monfreda, puntualizzando la necessità di raccontare le donne non solo come vittime>. Al termine dell’incontro, il sindaco di Castel del Giudice Lino Gentile ha donato ad Annalisa Monfreda un albero di mele stilizzato, riferimento al meleto biologico Melise, con i ringraziamenti per aver “contribuito alla rinascita del borgo”.