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Toma stesso, su indicazione del Consiglio, aveva chiesto di “sospendere qualsiasi attività di riduzione dei servizi sanitari nelle more dell’approvazione del nuovo Pos 2019-2021 da parte del Commissario ad Acta”. Secondo la nota, però, le polemiche non hanno fondamento poiché a Isernia non esiste alcun ‘Centro di Senologia’ come definito nelle linee di intesa. “Tale Centro – si legge – di secondo livello è presente al ‘Cardarelli’ di Campobasso”. A Isernia “resta l’attività di 1/o livello: visite specialistiche, ecografiche e chirurgia ambulatoriale”.

Le linee guida, riferisce il direttore Asrem nella nota, prevedono come orientamento un Centro di Senologia ogni 250 mila abitanti e in Molise, che conta poco più di 300 mila abitanti, c’è spazio solo per un Centro di secondo livello. Inoltre, “non risulta mai istituita – testuali parole di Lucchetti riferite in aula da Toma – un’unità operativa di Senologia all’ospedale ‘Veneziale’ di Isernia, come si evince dalla documentazione allegata” in possesso del governatore.

“L’espressione ‘Centro’ – spiega ancora il dg Asrem – deve essere valutata come espressione semantica, indicando il concetto di un luogo dotato di specifiche attività”. A Isernia, dunque, “resta l’attività di primo livello caratterizzata da visite specialistiche, ecografiche e chirurgia ambulatoriale”.

fonte, ANSA