Il progetto, che prevede la realizzazione di un centro Hub per l’accoglienza di circa 500 migranti nel villaggio post-sisma di San Giuliano di Puglia, appare assurdo già solo per il numero di ospiti sproporzionato rispetto ad un territorio che non possiede un sistema di infrastrutture e servizi (soprattutto sanitari)capace di gestire un simile aumento della popolazione.

A parlare è il portavoce M5S alla Camera dei deputati Giuseppe Brescia, vice presidente della Commissione d’inchiesta sui centri di accoglienza.

“Per questa ragione –prosegue Brescia – ho deciso di depositare, su sollecitazione dei consiglieri regionali M5S molisani Antonio Federico e Patrizia Manzo, unainterrogazione diretta al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dell’interno e delle finanze, per sapere se non intendano rivedere e scongiurare la decisione di far nascere questo centro Hub tutelando sia la popolazione residente che i richiedenti asilo, in particolar modo garantendo standard qualitativi efficaci di tutela sanitaria.”

Sul punto è intervenuto anche il portavoce del MoVimento 5 Stelle Molise in Consiglio regionale Antonio Federico: “Il villaggio di San Giuliano è un villaggio fantasma, ma è uno spazio che fa gola sicuramente a chi vede l’accoglienza come business e non come solidarietà.” Sono anni, infatti, che il MoVimento 5 Stelle Molise si batte per dire “No” al progetto. Dopo vari sopralluoghi, diversi atti istituzionali depositati in Consiglio regionale e dopo vari incontri con le amministrazioni locali, i nostri portavoce molisani hanno portato la questione all’attenzione di Giuseppe Brescia.

“I grandi centri Hub – spiega proprio il deputato M5S – si sono ampiamente dimostrati inefficienti nella gestione dell’emergenza legata al fenomeno migratorio e sempre più focolai di tensioni sociali e malcontento.

In Molise, in particolare, al mese di giugno 2017 risultano essere presenti circa 3600 migranti dei quali 550 nelle 18 strutture comunali dei progetti Sprar (12 in Provincia di Campobasso e 6 in Provincia di Isernia) e 3.050 nei centri di accoglienza gestiti da privati.

Le popolazioni e gli amministratori locali dell’area interessata dal futuro insediamento hanno manifestato in più occasioni la contrarietà avverso un modello di accoglienza che ha già ampiamente dimostrato di essere fallimentare, sposando di contro un modello di ospitalità diffusa come il comune di Santa Croce di Magliano che ha aderito al progetto Sprar ed è il più vicino al villaggio provvisorio di San Giuliano di Puglia.

Ci auguriamo – conclude Giuseppe Brescia – che il Governo non resti sordo davanti alle richieste dei cittadini e del territorio.”