di Tonino Atella
Probabile uno sbaglio da parte dell’artigiano che ai primi del ‘900 realizzò la lapide esposta nel Cimitero Comunale della città
Una signora di Venafro, il cui cognome non è di attuali residenti venafrani dal che si evince che la famiglia che lo portava si é estinta nel tempo senza rinnovarsi con eventuali eredi, sarebbe vissuta ben 149 anni! Si è chiesto in giro per avere possibili conferme al riguardo ma, da quanto la gente comune ricorda e sa, non risulta essere così. Cioè a Venafro nessuno sarebbe vissuto tanto a lungo, addirittura da guinness dei primati. Ed allora? L’unica spiegazione logica e plausibile è che trattasi di casuale e fortuito sbaglio dell’artigiano che realizzò la lapide situata sulla sinistra dell’ingresso storico del Cimitero Comunale di Venafro quale chiusura di una tomba murata, che nel corso degli anni nessuno ha provveduto a far correggere o cambiare. E veniamo ai dettagli della strana questione. Nella tomba in argomento sono conservati i resti mortali di A.I.M. che, da quanto si legge sulla lapide, sarebbe nata nel 1775 e deceduta nel 1924, ossia dopo 149 anni! L’intera area sepolcrale, contenente anche altre tombe, è delimitata da cancelletto in ferro e si conserva in maniera dignitosa, pur mancando i segni di una cura continuativa e recente dell’area stessa, il che appunto confermerebbe che la famiglia in questione non è più presente a Venafro. Ad ogni modo d’acchito suscitano perplessità e stupore quelle date di nascita e morte (1775/1924) che “parlano” di una vita protrattasi ben 149 anni!
Tonino Atella