Intanto, continua il pressing di Salvini e Lega che chiedono una nuova “pace fiscale”
Buone notizie in arrivo per i contribuenti che hanno qualche scheletro “fiscale” nell’armadio e vogliono regolarizzare la loro situazione.
Rateizzazione debiti separati, le novità
Diverse le novità apportate nell’emendamento approvato in sede di conversione in legge del decreto Aiuti alle commissioni Bilancio e Finanze della Camera. Ad esempio sarà possibile parcellizzare il debito da rateizzare. Adesso, quando il debitore presenta domanda di dilazione, l’agente della riscossione verifica il totale del debito a ruolo predisponendo il piano di rientro per l’intera somma. Non è prevista, insomma, la possibilità di dilazionare solo alcuni dei carichi scaduti.
Come spiega oggi il Sole24Ore , con l’emendamento si punta, invece, a consentire la proposizione di istanze autonome, con riferimento a ciascun carico o partita di ruolo.
Cosa prevede l’emendamento
“Così, ad esempio, il limite di debito al di sotto del quale il debitore è libero di scegliere la durata del piano, senza dover allegare nulla, è previsto che sia raddoppiato a 120mila euro. Il nuovo tetto deve essere confrontato con ciascuna istanza, senza dover necessariamente sommare la totalità dei carichi affidati. Pertanto, se ci sono 4 carichi diversi da 100mila euro ognuno, sarà possibile proporre 4 distinte istanze, avvalendosi per la totalità di queste
dell’esonero dall’onere di documentare lo stato di difficoltà”.
Tempi di decadenza
Viene elevata da 5 a 8 rate non pagate la nuova condizione di decadenza . Stabilito inoltre che il venir meno del beneficio del termine per uno dei piani di rientro non impedisce di chiedere la rateazione per partite diverse da quelle decadute. Previsto però che una volta decaduti da una dilazione, il debito residuo non possa mai più essere rateizzato. Con la legislazione vigente, invece, si è riammessi al piano di rientro decaduto una volta versate interamente le pregresse rate. Ovviamente, le nuove regole si applicheranno solo quando entrerà in vigore la legge di conversione del dl Aiuti.
Pace fiscale, Lega in pressing
Intanto, sul tema non si ferma il pressing di Matteo Salvini e la Lega che chiedono di “bloccare, rottamare, rateizzare le cartelle esattoriali impossibili da pagare. Sarebbe un atto di giustizia nei confronti di milioni di italiani che rischiano di perdere tutto. A maggior ragione dopo i danni -e l’aumento dei costi- causati da guerra e pandemia”.
“Condono è una brutta parola, non parliamo di condono, la pace fiscale è qualcosa di strutturalmente diverso. Pace fiscale ed aggiungo io anche pace tributaria. Semplicemente l’idea è che chi non ha potuto, in questo biennio pandemico difficilissimo, pagare i propri debiti col fisco, sia supportato dallo Stato. Supportato dallo Stato con una rottamazione ulteriore delle cartelle e con una rottamazione un po’ più sostanziosa per i debiti sotto i 10 mila euro”. Queste le parole di Federico Freni, sottosegretario all’Economia, rilasciate qualche tempo fa a 24 Mattino su Radio 24
“Guardate che fatto 100 il totale delle cartelle presenti nel banca dell’Agenzia delle Entrate oltre l’80% sono cartelle sotto i 10 mila euro. L’indebitamento degli italiani con il fisco è un indebitamento pro capite molto basso, sono tutte cartelle piccole, la fetta dei grandi debitori è ridotta e chi ha lucrato ai danni dello Stato non deve avere alcun vantaggio”, ha aggiunto-