I Giudici: Legittimo l’uso della sorgente Fiuggino. Colella: Ripartirà a breve la produzione 

La Santa Croce potrà continuare a imbottigliare l’acqua utilizzando la sorgente Fiuggino. A stabilirlo è stato il Tribunale amministrativo regionale abruzzese che di fatto ha bocciato lo stop che la Regione Abruzzo aveva imposto all’imprenditore molisano, Camillo Colella. La storia infinita della Santa Croce – scrive Eleonora Berardinetti sulla pagina del quotidiano Il Centro – quindi si arricchisce di un’altra puntata. Stando così le cose Colella potrà ricominciare la sua attività riaprendo lo stabilimento, ritornando ad imbottigliare l’acqua dalla Fiuggino. << Con la decisione del Tar comincia a emergere la verità e quindi l’infinità di diritti lesi nei nostri confronti dalla Regione – ha commentato Colella, – siamo già al lavoro per riattivare in tempi brevissimi la produzione con l’assunzione del personale necessario per imbottigliare il quantitativo di acqua della sorgente Fiuggino. La speranza è che la Regione, che tanti danni sociali ed economici ha causato alla collettività, visto che da circa due anni la preziosa acqua si perde nel fiume e i lavoratori sono a casa con gli ammortizzatori sociali in scadenza, ragioni e torni sui propri passi>>.

Il Tar Abruzzo ha fissato l’udienza di merito nel novembre 2018. La Santa Croce, non esclude l’ipotesi di richiedere risarcimenti milionari se la Regione come espressamente richiesto dallo stesso Tar, non farà un passo indietro rispetto agli atti sinora adottati nei confronti della società. Non potendo più captare l’acqua dalla sorgente Sant’Antonio nel maggio scorso Colella aveva chiesto alla Regione di poter utilizzare quella di Fiuggino. Dalla Regione però è arrivato un cartellino rosso seguito dalla decadenza della concessione. Il Tribunale amministrativo regionale, presieduto da Antonio Amicuzzi, però ha deciso di sospendere il provvedimento di revoca, e ha fissato al novembre del 2018 una seconda udienza pubblica per la trattazione di merito del ricorso, invitando la Regione a riesaminare l’intera vicenda e gli atti sinora adottati. Fonte (Il Centro)