di Pietro Tonti
Nasce a Campobasso un Comitato civico di professionisti che vogliono offrire il loro contributo di idee e fattiva collaborazione al fine di non disperdere gli ingenti fondi che stanno per giungere nella nostra regione.
Oramai è una certezza, giungeranno nel Molise ingenti finanziamenti che possono già da ora far presupporre ad un cambio di rotta economico sostenibile per la nostra regione e i suoi abitanti.
Il Recovery Fund, il CIS, (il famoso Contratto Istituzionale di Sviluppo) e ancora da gennaio il ritorno della regione in Obiettivo Uno europeo; di nuovo classificata naturalmente come terra disastrata per l’Europa e meritevole di aiuti.
Tutta questa manna di incentivi economici, potrebbero farci tirare un sospiro di sollievo, finalmente il Molise potrebbe fregiarsi di una strada a 4 corsie, sviluppare il tanto agognato turismo, si potrebbe dare impulso alle attività industriali. Con questi finanziamenti si potrebbe pretendere dall’UNIMOL di dislocare in sedi distaccate facoltà in linea con le esigenze del mercato del lavoro; avere una sanità pubblica iperefficiente, in sintesi un nuovo futuro roseo per i molisani.
Si, sarebbe troppo bello immaginare tutto questo, ma tra il dire e il fare c’è di mezzo, non il mare, l’uomo con i suoi interessi, la politica con altri interessi, spesso contrastanti con il bene comune; la burocrazia asfissiante e il cittadino, sempre ultima ruota del carro, il quale si aspetterebbe che con tanto denaro si possano davvero cambiare le sorti del Molise. I genitori molisani vorrebbero evitare di augurare ai loro figli di non ritornare in questa terra che attualmente non offre più alcuna prospettiva di lavoro per mettere su famiglia.
Una regione popolata in larga maggioranza da anziani e un terziario avanzato che vacilla di anno in anno rispetto sempre alla popolazione che invecchia, mentre i giovani sono già fuggiti.
Tra qualche mese da un punto di vista anagrafico, scenderemo al di sotto dei 300 mila abitanti. Il nostro amato Molise si sta estinguendo naturalmente come se fosse un processo inarrestabile, non dipendente dall’uomo.
Bisogna invertire questa tendenza al disastro collettivo e salvare il salvabile di questa regione. Sia il contesto macroregionale, sia una nuova mentalità sciovinistica che sia in grado di programmare il futuro di uno sviluppo sostenibile e realizzarlo.
Per monitorare questi fenomeni evolutivi, per dare una mano a chi amministra apportando idee e seguendole da vicino, affinchè possano essere realizzate, si è costituito nel capoluogo di regione un Comitato civico spontaneo.
Si tratta di persone rappresentanti in maniera eterogenea le menti e le singole professioni, le quali hanno deciso di comune accordo di rimboccarsi le maniche, con lo scopo di cambiare le sorti del Molise.
Il leitmotiv: “non si può più accettare passivamente il declino a cui assistiamo quotidianamente, restando indifferenti”.
Il Comitato nasce con l’intento di offrire un fattivo contributo allo sviluppo presente e futuro della nostra realtà regionale. Scevro da condizionamenti politici, equidistante dai partiti di qualsiasi natura, per non incorrere in quelle dispute inutili di cui sappiamo, limitano da sempre il progresso di questa terra.
Il Comitato, in base alle esperienze dei singoli individui aderenti, sarà portatore di un unico interesse: “ permettere al Molise di non soccombere anche in questa ghiotta occasione storica di ingenti risorse che a breve saranno nella disponibilità regionale”.
La nuova iniziativa getta le basi di azione su pochi progetti, ma essenziali per invertire la tendenza all’oblio.
In primis la 4 corsie, indispensabile per permettere al Molise di uscire dalla secolarizzazione infrastrutturale viaria; nello stesso contesto la necessaria aviosuperficie – unica regione a non averla – entrambe risorse indispensabili per permettere lo sviluppo turistico ed economico di questa regione.
Il Comitato guarda al Turismo con un target di riferimento di attrazione e, soprattutto vuole dare impulso, attraverso convegni nelle singole realtà comunali, finalizzati ad informare sulle opportunità economiche e lavorative, segnando il passo alla necessaria esigenza di cambiamento della mentalità generale del posto fisso, oramai chimera.
In maniera pragmatica, il Comitato ravvede l’esigenza di cambiamento radicale della mentalità corrente, si pone come pilastro alla guida di nuove idee per una necessaria economia basata sull’imprenditorialità e sull’aggregazione attraverso i consorzi e il mondo cooperativistico.
Lo sguardo sarà necessariamente sempre attento alle facoltà universitarie, affinchè siano foriere di indirizzi spendibili nella nostra realtà regionale e in linea con le esigenze delle nuove frontiere tecnologiche e del mondo web.
Insomma, senza la classica sicumera di interessi particolareggiati di una o l’altra fazione politica, si vuole cogliere l’occasione diretta dei cittadini molisani a non disperdere energie economiche, al fine di dare indirizzi concreti, in base ai milioni di euro di opportunità che presto giungeranno in questa terra, evitando di sperperarli su progetti inutili; come è già accaduto nel passato, per ritrovarci oggi nelle sabbie mobili, trascinati nel fondo con i rimpianti di cosa si poteva fare e non si è fatto.